«Adesso apro gli occhi con calma, molta calma, conto fino a tre e poi mi alzo per trascinarmi in cucina a fare il caffè. Forza, coraggio, 1, 2, 3». Ecco, la mia giornata comincia così, con una voce fievole fievole che mi aiuta a mettermi in piedi e poi si fa sentire di nuovo a momenti alternati per tutto il giorno. No, non è un sibilo della mia mente che mette insieme i pensieri, parlo veramente ad alta voce. Dai, lo fanno tutti. Lo fanno tutti, vero? Perché una volta pensavo solo che lo facesse la mia nonna e tutta garrula le tiravo qualche stoccata «Nonna, che fai? Parli da sola?!». 

Con questa espressione:

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Adesso, invece, vittima della mia stessa tracotanza, faccio lunghi discorsi con me stessa: mi faccio domande, rispondo, controbatto e argomento pure, ché meglio non tralasciare nessun dettaglio. Neanche fosse un congresso in cui saggi discettano amabilmente. 

Ecco, facciamo così, approfondiamo la questione. Quanti personaggi famosi parlavano da soli?! C'è una lunga lista di figure con una certa reputazione: Amleto, Macbeth, Pinocchio con il Grillo Parlante (perché il Grillo Parlante lo sanno tutti che è l'amico immaginario e non esiste veramente) e anche Gollum de Il Signore degli Anelli. Son tutti personaggi che hanno bisogno di un confronto con se  stessi, una cosa da persone adulte, consapevoli, sagge. Tutto fa pensare che si debba continuare a farlo. Giusto. Punto.

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Ma non sono solo personaggi inventati. Anche gli sportivi fanno lo stesso. I tennisti parlano un sacco da soli, fanno monologhi da fare invidia ai personaggi più dibattuti di Shakespeare. Invece di avere il teschio in mano, loro hanno una racchetta, ma la sostanza è identica. Andre Agassi, tennista numero uno al mondo ed ex fiamma di Brooke Shields, raccontava questo nel suo libro autobiografico Open: «Il tennis è lo sport in cui parli da solo. Nella foga di un incontro, i tennisti sembrano dei pazzi per la strada, che farneticano, imprecano e dibattono accesamente con il proprio alter-ego». 

Abbiamo una buona notizia. La scienza dice che chi parla da sola è un genio. Tadannnnn! Albert Einstein, il genio dei geni, «di solito ripeteva le cose a bassa voce a a se stesso», lo dice il sito Einstein.org.

In uno studio, poi, pubblicato sul Quarterly Journal of Experimental Psychology, gli psicologi Daniel Swigley e Gary Lupyan sostengono che parlare da soli sia effettivamente utile. Nel loro esperimento hanno affidato a 20 persone il nome di un oggetto (pane, mela ecc.) e hanno incaricato ciascuno di andare al supermercato per recuperarlo. Per la prima serie di prove, tutti sono stati in silenzio, la seconda volta, invece, ognuno di loro ha ripetuto il nome dell'oggetto a voce alta prima di cominciare a cercarlo nel negozio.

In pratica, se sei alla ricerca di qualcosa, pronunciarne il nome a voce alta significa prendere confidenza immediatamente con il suo aspetto. Secondo Lupyan le cose stanno così: «Parlare da soli non sempre è utile. Se tu conosci bene l'aspetto di un oggetto, questa azione può non avere effetto e anche rallentarti. Ma, dall'altra parte, anche se sai che le banane sono gialle e di una forma particolare, quando dici "banana" a voce alta stai attivando le proprietà visive del cervello e aumentano le possibilità di trovare l'oggetto».

Detto questo, ci sono un sacco di ragioni per cui parlare da sole fa bene ed è utile. Sono almeno 4.

1. Ti aiuta a organizzare i pensieri

Quando girano vorticosamente nella tua mente, i pensieri sono una matassa informe di cui è difficile afferrare il bandolo. Se, invece, cominci a snocciolarli uno per uno, riesci a dare loro concretezza e a metterli in ordine, distribuendoli nella giusta gerarchia. Insomma, fai pulizia quasi senza accorgertene. Ti riesce tanto meglio se sei una maniaca dell'ordine e della pulizia. In quei casi è probabile che aumentino i tuoi discorsi con te stessa. 

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2. Ti aiuta a valutare la situazione

È un po' come giocare a carte. Per capire se la tua strategia funziona avresti bisogno di metterla sul tavolo. «Allora, se butto queste carte, lui potrebbe rispondere così. Ma se invece, cambio tattica, potrei fregarlo». 

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Ecco, funziona più o meno così con i tuoi pensieri. Solo che stai giocando con te stessa: giocatela bene. 

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3. Ti aiuta a concentrarti

Corriamo tutto il giorno: lavoro, palestra, casa, divano, spuntino di mezzanotte, nanna, lavoro. Risultato? Alla fine, quando dobbiamo prendere una decisione attenta, non ci concentriamo abbastanza e non ci soffermiamo a valutare la situazione. Se lo fai a voce alta visualizzi il problema e allontani le distrazioni. È un po' come se stessi recitando, se provi, puoi capire se funziona.

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4. Ti aiuta a capire che puoi farcela da sola

Il consiglio degli altri è sempre utile e confrontarsi con altri, che magari hanno più esperienza di te in alcuni settori, è un'ottima mossa. Funziona meglio se sai che puoi farcela anche da sola e dai una prima sfrondata ai tuoi pensieri con una chiacchierata veloce con te stessa. In questo modo sarai più autosufficiente e obiettiva anche quando accoglierai i consigli altrui.

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