Si dice che i complimenti facciano sempre piacere. Ma non è vero! Di fronte a un ragazzo che ti dice «Sei molto carina» le reazioni possono essere le più diverse. Per esempio: a) provi imbarazzo; b) pensi che voglia qualcosa da te; c) sei convinta che lo dica solo per gentilezza; d) gongoli e pensi di essere la più bella di tutto il locale. 

«Esprimere un apprezzamento nei confronti di qualcuno è un potente rinforzatore sociale: dichiari a quella persona che ti piace», spiega Enrico Rolla, psicologo autore di 52 pensieri per volersi bene (SEI). Ma il modo in cui reagisci rivela quanta stima hai di te. Quando ti viene rivolta una parola positiva ti senti a disagio? Vediamo cosa fare.

Breve guida alla gestione (furba) degli elogi 

Aumenta il tuo valore 

Se dopo un complimento pronunci frasi del tipo: «Ma no dai, non è stato così difficile!», o pensi: «In fondo non me lo merito», fermati! Ti stai sminuendo. «Reazioni di questo tipo sono legate a una bassa autostima», dice Rolla. Vuoi vincerla? «Pensa ai complimenti che ricevi più spesso, scrivili su un foglio e rileggili. Puoi anche registrarli ascoltando la tua voce. L'obiettivo è abituarti a sentire parole che esprimono un valore positivo su di te». Non riesci a farlo da sola? Chiedi a un'amica di stilare l'elenco per te. 

Cancella la timidezza

A volte ti capita di schivare gli apprezzamenti abbassando lo sguardo: questo imbarazzo può nascondere un'ansia sociale. «Quando ti senti a disagio, ti viene istintivo non guardare negli occhi la persona che hai di fronte», dice lo psicologo. «Per sentirti più rilassata mentre ricevi un complimento, evita pure gli occhi del tuo interlocutore, ma mantieni lo sguardo intorno al suo viso. Lui non ci farà caso, e tu supererai l'imbarazzo di un complimento che ti fa arrossire». 

Non andare oltre le parole

È più forte di te: se qualcuno ti fa un apprezzamento diventi diffidente e pensi che voglia qualcosa in cambio. «L'errore nel quale cadi è di voler interpretare a ogni costo ciò che ti viene detto, cercando nella frase un significato nascosto», spiega l'esperto. Ma mediamente i complimenti non hanno intento manipolatorio. Quindi attieniti alle parole senza pensare ai loro significati nascosti.

Cambia prospettiva

Un ragazzo ti dice che il tuo vestito ti sta benissimo e tu pensi subito che ci stia provando con te. Poi, quando scopri che la sua era solo gentilezza, resti delusa. «Ci creiamo aspettative elevate se abbiamo molto bisogno di attenzioni e se non abbiamo sviluppato le nostre abilità sociali, cioè non siamo in grado di interpretare la postura e i segnali non verbali delle persone», spiega Rolla. Sono capacità che si acquisiscono da piccoli, ma si possono affinare. Come? «Frequentando le persone dal vivo». Quindi... meno social e più aperitivi con amici!

Impara a farli anche tu

«Spesso chi non sa ricevere complimenti non riesce neppure a farli», dice Enrico Rolla. Se è il tuo caso, e vuoi superare questa difficoltà, comincia ad allenarti partendo dai più semplici. «I complimenti sono di tre tipi. Comportamentali, per esempio: "Sei simpatica". Fisici, tipo: "Hai occhi bellissimi". Sull'apparenza e l'abbigliamento, come: "Che bel vestito!". 

Per fare delle prove, inizia da quest'ultimi, che sono i più facili da formulare». Ricorda che, affinché vengano accettati, gli elogi devono essere sinceri. «Devi avere piacere nel farli: non è un obbligo e l'altra persona sente istintivamente se ci credi o meno», afferma lo psicologo. 

Non ci riesci? Prendi esempio da chi ha più dimestichezza di te: studia una tua amica brava a fare complimenti, ascolta le parole che usa e osserva come si comporta. Valuta la sua voce e la postura. Poi mettiti nei suoi panni. «Quando immagini di fare qualcosa, per la tua mente è come se lo stessi facendo realmente», spiega Rolla. Se lo fai spesso funziona davvero. E fare un complimento non sarà più un problema!