Il mondo dello spettacolo, in particolare quello della TV, si è stretto in un abbraccio social e solidale alla famiglia di Giulia Cecchettin, la 22enne accoltellata a morte presumibilmente dall’ex ragazzo Filippo Turetta, instato di fermo in Germania.

Milly Carlucci ha scritto: «Non conta nulla perché il dolore delle famiglie rimane e le nostre parole servono davvero a poco, ma è giusto per dire che anche noi siamo esseri umani e soffriamo alla stessa maniera». Uno dei suoi giudici di Ballando con le stelle, Ivan Zazzaroni, ha fatto eco alle sue parole: «Scusatemi, ma ho veramente il batticuore. Sono vicino, come tutti voi, al papà di Giulia. Non servirà a nulla, non serve a nulla e non gli allevierà il dolore. Come tutti, abbiamo vissuto un'angoscia terribile. Immagino sia terribile anche per i genitori di lui, però, le cose normali, tragedie come queste, colpiscono molto più di altre. Non c'è una gerarchia delle tragedie, ma questa storia mi ha ferito come padre, come uomo, più di ogni altra cosa». Selvaggia Lucarelli fa sociologica: «Sappiamo piangere le morte ma non proteggere le vive».

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Barbara D’Urso ha condiviso questo messaggio:«Lo abbiamo temuto fin dall’inizio ma abbiamo sperato fino alla fine che Giulia tornasse, che si fosse allontanata volontariamente. Oggi è un’altra triste giornata per tutti, e per tutte, noi. Un abbraccio alla famiglia».

Luciana Littizzetto a Tu sì que vales ha detto: «Vorrei dire una cosa a nome di tutte le donne che ci stanno guardando da casa, a tutte le donne che sono qua e anche a tutti gli uomini. Volevo dare un bacio alla famiglia di Giulia, alla sorella, a Giulia, ricordare anche che qualche ora prima è stata uccisa un’altra donna, una dottoressa, una guardia medica in Calabria, una signora di 67 anni. E pochi giorni fa un’altra donna, Patrizia, è stata strangolata. Giulia è la vittima numero 105 di quest’anno.Il 2023 ha avuto più vittime del 2022. Perché ci sono uomini che considerano le donne una loro proprietà, non sopportano che facciano delle scelte autonome e che si sentano libere. Questa cosa nel 2024 non può più essere accettata».