Nina Moric torna a Verissimo dopo due anni, «che sono stati belli - dice - Sto bene, sono serena».

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Ai microfoni di Silvia Toffanin su Canale 5 ha raccontato: «Ho abbracciato la solitudine, ho dovuto attraversare la follia per ritrovarmi ma è stata la medicina più bella perché la vita è data troppe volte per scontata».

La 47enne showgirl di origine croata si è allontanata dalla TV per dedicarsi all’arte che, spiega, «fa paura perché è bella».

Nell’incontro precedente aveva detto di aver subito abusi da piccola, di essersi allontanata e riavvicinata alla madre, di avere un figlio «pieno di luce», Carlos, nato dal rapporto con Fabrizio Corona e di essere orgogliosa di se stessa.

Oggi di lui dice: «Carlos non è la mia famiglia, è parte di me, è un amore che non si può spiegare, non solo è la persona più importante, è di più, è la vita che respiro. Scusami Carlos, la mamma è patetica, lo so». Il ragazzo 21enne ora vive con lei: «Sta benissimo, è molto sensibile, ha avuto un crollo ma nulla di così grave, è una fase che ho avuto anch’io a 20 anni, non ha nessun problema psicologico, niente che non si possa risolvere». Sui rapporti con il padre, però, non commenta: «Lasciamolo fuori da tutto questo circo».

Nina Moric torna a parlare del grave problema di salute che l’ha colpita a maggio: «Sono senza seno – dice di getto e continua a chiedere scusa, per poi aggiungere – mi piace sdrammatizzare. Sono stata colpita da un batterio che non è stato capito, mi hanno dato antibiotici blandi e ho avuto la sepsi. Ero da sola a casa, ho chiamato l’ambulanza e durante il tragitto sono svenuta. Mi sono presentata con questo seno enorme e la mano gonfia. Sono stata operata d’urgenza e ho rischiato la vita. Nel 2005 mi ha colpito alle tonsille, ma come l’herpes ti rimane in circolo. Quando c’è una forma di stress forte si presenta in maniera violenta, crudele e può essere mortale. Io sono portatrice sana, non posso trasmetterlo, non mi abbandona, mi vuole tanto bene. Invece mi ha lasciato la gastrite, con cui ero grande amica, il che è buon segno».

La modella analizza il passato con autoironia: «Stavo male ma non voglio dare la colpa a nessuno, cercando scuse. L’unica colpevole sono io, me ne rendevo conto ma non riuscivo a uscirne se non con arroganza e presunzione. Ero senza casa, vivevo tra gli alberghi, poi ho trovato un posto meraviglioso dove ci sono le mie opere ed è un’aria nuova, ossigeno pura. Ed è successo due giorni dopo» l’ultima intervista a Silvia Toffanin.

Non vuole però parlare di “rinascita”: «Finalmente – conclude – vivo la mia vita».

E l’amore? «Non ci sono storie sbagliate, ero io a non essere un personaggio adatto, non mi sono dato un valore, mi sono accontentata, ma ora non ho più bisogno di accontentarmi e oggi sono sola, nonostante le foto di una persona mitomane (Giuseppe Barboni, ndr.). Stavolta ho lasciato il beneficio del dubbio, questo signore non aveva dove stare, lo conoscevo da un po’ di tempo e un piatto di zuppa caldo e dormire sul divano non si nega a nessuno. Abbiamo passato anche momenti piacevoli, ci siamo divertivi, magari ho detto “Ti amo”, credevo cose diverse, pensavo fosse puro, spero si faccia la sua vita e gli auguro ogni bene del mondo ma che mi lasci in pace. Sono arrivata al punto di procedere legalmente se non smettesse. Ha pubblicato foto e video senza il mio permesso, mi ha hackerato il telefono, ma ora basta».

Non fa nomi ma precisa l’unico errore che l’ha ferita davvero: «Non ho bisogno di nessuno. Ho accettato tutto ma mi hanno portato via mio figlio senza una motivazione valida, è stato crudele e oggi l’ho perdonato ma spero non succeda a nessun’altra madre. Io non avevo problemi di tossicodipendenza: ho fatto uso di sostanze, ho provato cannabis e cocaina ma tanto tempo fa, per autolesionismo. Quando hanno detto che me lo portavano via per sempre ho fatto il gesto, piuttosto muoio. Ho cominciato a bere tequila, ma è durato poco, volevo solo spegnermi. Carlos non tornava, non potevo nemmeno andare a scuola e parlare con i suoi professori o portargli un regalo di compleanno o stare cinque minuti da sola con lui. Detto questo, le donne devono essere aiutate quando soffrono, non devono essere abbandonate, non mettiamo paglia sul fuoco».

Ha pianto, ha riso, si è fatta un applauso: Nina Moric parla di gentilezza e di sorrisi, anche quando si commuove e ribadisce che adesso vive con serenità. Nonostante gli errori e gli eccessi che giura essere relegati al passato.