La reunion di Friends sta scatenando non poco scalpore, anche se la polemica delle ultime ore ci lascia un po’ con l’amaro in bocca poiché sì, se avessimo potuto ne avremmo fatto volentieri a meno, preferendo parlare per l’ennesima volta della mania di Ross per i dinosauri. Come ormai sappiamo l’ultimo episodio di Friends andrà in onda il 27 maggio sul canale HBO e sarà una sorta di momento celebrativo dell'intera serie dove, oltre ai sei attori che hanno dato vita ai personaggi di Ross, Rachel, Monica, Phoebe, Joey e Chandler (ovvero David Schwimmer, Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc e Matthew Perry) interverranno anche alcuni super ospiti come Justin Bieber, Lady GaGa, il calciatore David Beckham, la star de Il Trono Di Spade Kit Harrington, Mindy Kaling, Malala Yousafzai, la band coreana dei BTS, Cindy Crawford e Reese Witherspoon (tanto per dirne alcuni).

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Ok quindi qual è il problema? Semplice, non è stata chiamata nessuna star di colore tra i nuovi “amici” di Friends. Che si tratti di un semplice caso? Secondo molti no, anche perché in 10 anni di messa in onda Aisha Tyler è stata l’unica attrice di colore ad avere un ruolo significativo all’interno della serie (ovvero quello di Charlie, la paleontologa che frequenta prima Joey e poi Ross nella nona e decima stagione). “Vedo che la reunion di Friends ha lo stesso numero di persone di colore dello show originale. Coerenza immagino?” ha ironizzato qualcuno su Twitter, lamentando la totale mancanza di tatto dei produttori nei confronti della comunità nera, soprattutto in un momento storico come questo dove il tema della discriminazione razziale è ancora molto forte. “Dopo averci convinto che a New York non ci sono neri per 9 stagioni, organizzano una riunione con 25 celebrità e in qualche modo evitano di trovarne una nera” ha cinguettato con delusione un altro utente.

Ma se non è stata una scelta volontaria, come mai non sono stati invitati ospiti di colore nella reunion di Friends? Che nessuna star afroamericana avesse un particolare legame con la serie? Improbabile. Forse, molto più semplicemente, i produttori del telefilm non hanno pensato alla possibilità di sfruttare un palcoscenico tanto importante per mandare un messaggio di inclusività e di uguaglianza, chiamando a raccolta un gruppo variegato di etnie. Peccato.

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