Certo che se il primo dei 13 big in gara nella seconda serata del Festival di Sanremo comincia a esibirsi alle 21:38, dopo che Fiorello è entrato all’Ariston in piume di struzzo nero facendo finta di essere Achille Lauro che fa finta di essere Renato Zero, dopo che han cantato le quattro giovani proposte (passano i migliori Wrongonyou e Davide Shorty), dopo che Fiorello torna sul palco e fa due passi di danza con Ama, voi capite bene che si inizia malissimo. Comunque se dio vuole iniziamo. Anche questa sera la donna che affianca Ama vince di brutto: Elodie è una gazzella elegante dalla gambe lunghe e bellissime, viene voglia di stare lì a guardarla per ore e dirle quanto è bella e brava (ha ballato, ha cantato Mina, ha presentato). Sì, han cantato anche Il volo (ma io non vorrei parlare di loro), Fausto Leali, Gigliola Cinguetti e Marcella Bella (sempre la best nella sua pettinatura afro), il sempre grande Gigi D'Alessio con la sua crew di rapper nati disagiati (del resto chi non), ma giunti a mezzanotte e tredici minuti, con 5 cantanti in gara che ancora devono esibirsi, io posso soltanto cominciare a nominare in modo elegante e in ordine alfabetico tutti i santi del paradiso che conosco, nella speranza che possano intercedere in qualche modo. E invece Amadeus (alle 00:20) chiama fuori Achille Lauro con i suoi quadri, i suoi penzierini magici e le sue canzoncine, mentre la coppia felice Francesca Barra e Claudio Santamaria balla felice. Ama, famo a capisse: non è che domani mattina ci lamentiamo dell'Auditel? (Si finisce alle 01:37 con la classifica con i voti della giuria demoscopica che, prevedibilmente, avrà voti completamente diversi rispetto a quella dei giornalisti). In testa alla classifica generale provvisoria per ora ci sono: Ermal Meta al primo posto, Annalisa al secondo e Irama al terzo.

Orietta Berti - Quando ti sei innamorato

Manca da 29 anni al Festival e torna vestita GCDS, un brand di streetwear e un po’ pazzariello, ma del resto Orietta (77 ann) è sempre stata una fuori dagli schemi. Il suo pezzo è un omaggio a un amore che dura da sempre, e che è l’invidia di tutti noi: “Quando mi guardi tu, so quello che vorrei” . Perfetto come colonna sonora di un film di Almodovar. 22esima (non ve la meritate la Orietta).

Voto: vorrei quello che ha preso Orietta.

Bugo - E invece sì

In giacca bicolor, Bugo entra e canta Il mio canto libero. È un pezzo piacevole, del resto Battisti ha scritto le più belle canzoni italiane di sempre. 24esimo.

Voto: E l’immensità, si apre intorno a noi.

Laura Pausini - Io sì (NON IN GARA)

Si presenta sul palco di Sanremo con una cappa metallizzata di Valentino, e davvero Laura sembra un templare di ritorno vincitore da una Crociata. Laurona ha appena vinto un Golden Globe come autrice e cantante e giustamente viene a prendersi gli onori sul palco che l’ha lanciata mille anni fa (28), cantando la canzone del film di Netflix che nel frattempo ha fatto 1 miliardo di stream su Spotify. Si commuove e ringrazia gli italiani da buona messia, e poi se va, fluttuando sull’aere. Può piacere o no, ma datele torto.

Gaia - Cuore amaro

Tutta di bianco vestita, Ferragamo, Gaia ha molto stile, un bellissimo caschetto e una canzone che ricorda troppo quelle della popstar spagnola (catalana che canta flamenco) Rosalia per convincermi fino in fondo. Dodicesima.

Voto: crederci sempre.

Lo Stato Sociale - Combat Pop

È bello che nel 2021 ci siano ancora gruppi che sul palco di Sanremo portano il papa, Yoko Ono, il simbolo della pace e parole come "combat" nel testo. Da buona boomer sento molto la mancanza dell’impegno sociale nelle canzoni di oggi, quindi sì sì sì (anche se la facilità di Una vita in vacanza è lontana). Un onesto rock’n’roll che andrà in radio. Ottavi.

Voto: 8 (vedi Skiantos).

La rappresentante di lista - Amare

La cantante Veronica Lucchesi ha la più bella presenza scenica di questo festival di Sanremo, è la migliore sul palco. Prende il pezzo e se lo mangia. E mangia la camera che la segue ovunque. Per la loro canzone, quoto quello che avevo scritto per gli ascolti in anteprima: un brano fuoriclasse, una canzone da fuoriclasse, che spacca moltissimo e che potrebbe essere l'altra sorpresa vincente e indie di Sanremo, oltre a Colapesce Dimartino (c’è sempre lo zampino di Sara Potente di Numero Uno di Sony Music). La musica è di Dardust, gli abiti bellissimi, fucsia, di Valentino. Quattordicesimi, più o meno in mezzo come la virtù, (ma cambierà questa classifica!).

Voto: 10, senza se e senza ma.

Malika Ayane - Ti piaci così

Ariosa e eterea, elegante, raffinata. Malika la tocca facile. Avrei voluto un pochino più di fango, e sarebbe stata perfetta. Quarta (ragazzi, ma io che ci sto a fare qui?).

Voto: Underachievers Please Try Harder (è il titolo di un album dei Camera Obscura che consiglio di ascoltare)

Elodie - (NON IN GARA altrimenti ciao)

Lascia tutti senza parole con la sua mise di Oscar de la Renta da disco queen, coda alta e gambe da millemila metri, scende le scale planando sui tacchi 25, si esibisce in un mash-up di hit disco, sue, della Carrà, e balla come una dea, mentre noi siamo lì a immaginare quanto doveva essere fantastica su quel cubo a vent’anni.

Voto: dea assoluta.

Ermal Meta - Un milione di cose da dirti

Questa canzone di Ermal non spicca, soprattutto se confrontata con la bellissima Odio le favole del 2016 (“ti manco e non lo so, mi manchi e non lo sai”). Inspiegabilmente arriva primo nella classifica generale.

Voto: NCS (cit. Dogui).

Extraliscio feat. Davide Toffolo - Bianca luce nera

Bravi, but not my (or anyone's here) cup of tea. Arrivano diciannovesimi.

Voto: no.

Random - Torno a te

Fa rap, ma qui canta. Ci prova. Ventitreesimo.

Voto: 6 sulla fiducia.


Fulminacci - Santa Marinella

La freschezza di questo ragazzo. Anche io voglio andare a Santa Marinella al mare. Tredicesimo.

Voto: sì.

Willie Peyote - Mai dire mai

Qua siamo una spanna sopra quasi tutte le canzoni presentate in gara. Bella, densa, ti fa ballare. Che pezzo. “Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype, non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify”. Adoro. Vince? Arriva nono e siccome dai giornalisti sarà votatissimo, rischia di vincere davvero.

Voto: 10

Gio Evan - Arnica

Gesticola, recita e non ha imparato niente dall’esibizione di Aiello (il quale ha recitato troppo e non è piaciuto per niente). Ventunesimo.

Voto: NCS (vedi Dogui).

Irama - La genesi del tuo colore (con il video delle prove)

Al primo ascolto avevo detto che era la più brutta canzone del Festival. Ora mi ricredo. Non è la più brutta. Terzo!

Voto: NCS (vedi Dogui).