Se pensavate che questo incubo fosse finito vi sbagliavate di grosso: a quanto pare non è ancora arrivato il momento di mettere un punto a questa drammatica vicenda che difficilmente porterà mai a qualcosa di buono. Due giorni fa, il primo di giugno, è arrivato il verdetto del processo tra Amber Heard e Johnny Depp. La giuria, composta da cinque uomini e due donne, ha stabilito che Johnny Depp è stato diffamato dalla sua ex moglie, ma ora lei vuole ricorrere in appello.

amber heard ricorrerà in appello contro johnny depppinterest
Consolidated News Pictures//Getty Images
Johnny Depp saluta i fan fuori dal tribunale

Negli ultimi mesi, quella che già da anni conoscevamo come una storia di reciproche violenze nel contesto di una relazione tossica (i due si sono conosciuti nel 2009, sposati nel 2015 e separati nel 2016) è stata sviscerata in ogni minimo particolare. Il processo è stato intentato da Depp contro Heard per averlo diffamato in un editoriale comparso nel 2018 sul Washington Post, in cui l'attrice si definiva «una persona pubblica che rappresenta l'abuso domestico». L'attrice sostiene di aver subito violenze dall'ex marito, ma la giuria ha stabilito il contrario. I giudici hanno deciso che l’attrice dovrà risarcire il suo ex marito con 15 milioni di dollari, mentre a Heard spettano 2 milioni di danni per via di alcune dichiarazioni che Depp, tramite il suo avvocato, ha pronunciato sostenendo che l'attrice avesse organizzato «un'imboscata» chiamando la polizia per violenza domestica.

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Depp si è detto soddisfatto della vittoria: «La giuria mi ha ridato la mia vita. La verità non muore mai», ha dichiarato. Heard, invece, ha pubblicato un lungo messaggio di tristezza e sconforto. «La delusione che provo oggi va oltre le parole», ha scritto, «Sono affranta dal fatto che la montagna di prove non sia stata sufficiente a contrastare il potere sproporzionato e l'influenza del mio ex marito». Si è anche dichiarata pronta a ricorrere in appello. Heard, in passato, ha vinto contro Depp, anche se indirettamente, in una causa simile nel Regno Unito. Il tabloid The Sun aveva definito l'attore un «wife beater», picchiatore di mogli, Depp aveva fatto causa per diffamazione, ma in quel caso i giudici avevano considerato che la definizione corrispondesse al vero. C'è chi si chiede, quindi, se la giuria americana non sia stata effettivamente influenzata dall'enorme risonanza mediatica del processo o dalla stessa popolarità di Depp.

Il processo è stato trasmesso pubblicamente e questo ha aperto un vero e proprio vaso di Pandora: ne è nata una spettacolarizzazione dell'abuso e si sono formate fazioni e una sorta di tifo da stadio con parodie disturbanti e meme di pessimo gusto. Heard, in particolare, è stata attaccata, ridicolizzata e demonizzata su TikTok e in molti sui social sostengono che sia una bugiarda, «una truffatrice», «un'attivista MeToo alla ricerca di soldi». Secondo il New Yorker tutto questo avrà un grave impatto sulle vittime di violenza domestica che già faticano a denunciare perché temono di venire attaccate e non credute. A quanto pare, tuttavia, sentiremo ancora parlare della vicenda, con tutte le conseguenze che ne deriveranno.