Cosa c'entrano il movimento Black Lives Matter, Lea Michele e la serie tv Glee? Forse ti sei persa la (brutta) storia che è venuta fuori sul comportamento poco corretto di Lea Michele (che ora è incinta del suo primo figlio) mentre recitava nei panni di Rachel Berry nella serie tv di Ryan Murphy.

I movimenti scatenati dalla morte di George Floyd hanno acceso una miccia che covava da tempo, almeno a detta delle sue ex colleghe di set che hanno accusato Lea Michele di bullismo. Nel mezzo ci sono state altre accuse e anche le scuse ufficiali di Lea Michele che per a molti sono sembrate un'ammissione di colpa. Magari sai com'è iniziata, ma se ti sei persa com'è finita, ecco un recap.

Lea Michele e le accuse di bullismo sul set di Glee, una timeline

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Il 2 giugno 2020, dopo un tweet di sostegno di Lea Michele agli attivisti del movimento Black Live Matter, la sua ex collegha Samatha Ware che ha partecipato come attrice alla sesta stagione di Glee le ha risposto una cosa inequivocabile (col caps lock a enfatizzare i toni)

LMAO, ricordi quando hai reso la mia prima esperienza televisiva un vero inferno? Perché io non lo dimenticherò mai. Credo che tu abbia detto che se ne avessi avuto l'opportunità avresti "cag** nella mia parrucca" oltre ad altre traumatiche micro agressioni che mi hanno fatto quasi chiudere la mia esperienza con Hollywood.

La questione è grave e il 3 giugno 2020, dopo uno stormsh*t su Twitter in cui sostanzialmente gli utenti si sono divisi in due - con o contro Lea Michele - uno dei brand di cui l'attrice è ambassador la molla.

Not so good. Un'altra ex collegha di Lea sul set di Glee, Heather Morris, conferma con un altro tweet che lavorare con lei "non era piacevole". In modo meno colorito di Samantha Ware, anche la Morris ha detto che Lea Michele aveva atteggiamenti da star poco rispettosi nei confronti dei suoi colleghi e dello staff.

A quel punto diventa un'escalation di accuse. C'è persino chi afferma di aver dovuto lasciare Glee perché non ne poteva più dei comportamenti di Lea Michele.

Sempre il 3 giugno, Lea Michele pubblica un post su Instagram per scusarsi e dire che no, non ricorda nessuno degli episodi accaduti sul set.

Lea ha detto di non aver mai "bullizzato nessuno per il colore della pelle e di non ricordare di aver mai pronunciato quelle frasi offensive ma che comunque si scusa se il suo comportamento ha offeso qualcuno". Che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Però ha detto anche che sta per diventare mamma e che questa lezione la terrà come insegnamento per il futuro.

Il 4 giugno 2020 la sua ex collega Amber Riley fa una diretta su Instagram per supportare il movimento #BLM e ovviamente dice la sua sulla questione scottante di Lea Michele.

Non me ne frega niente di tutta questa storia. Spero che stia bene, che la sua gravidanza sia felice ma la gente sta morendo là fuori, quindi non mi importa di nulla che non sia questo.

Fine della storia? Non contarci troppo: il 12 giugno Samantha Ware che ha fatto scoppiare il Lea Michele Gate ha parlato con Variety raccontando altri dettagli su quella storiaccia.

Sapevo dal primo giorno come sarebbe andata. Non c'è stato niente di graduale: ha deciso subito che non le piacevo, era evidente. Dopo il mio primo ciak, è cominciato tutto: silenzi, gli sguardi, i sussurri dietro le spalle e il comportamento passivo-aggressivo.

E in un'occasione l'attrice ha anche raccontato che Lea Michele l'avrebbe minacciata di farla licenziare da Ryan Murphy in persona. What!? A quanto pare il brutto episodio della parrucca sarebbe avvenuto davanti a tutti e nessuno avrebbe fatto nulla per difendere Samantha Ware da Lea Michele.

Tutti sapevano e nessuno diceva nulla

Dopo il post di scuse su Instagram Lea Michele è sparita, anche perché sta vivendo gli ultimi mesi di gravidanza e probabilmente tutta questa storia non le ha fatto bene. Non a tutti sono piaciute le sue scuse e le voci di chi la accusa di bullismo e razzismo si sono susseguite senza sosta e senza smentite ufficiali.

La storia finisce qui, almeno per il momento. Non sarebbe affatto bello scoprire che ci sono altri retroscena da scoprire su questa vicenda emersa dal passato.

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