Con i suoi superospiti internazionali, Fabio Fazio ha fatto centro ancora una volta. E il cast del film Challengers guidato da Zendaya è senz'altro un colpaccio da prima serata. Nella puntata di Che tempo che fa del 14 aprile l'anticipatissima intervista all'attrice di Euphoria e alle sue co-star Josh O’Connor e Mike Faist ha svelato al pubblico i retroscena del set dell'ultimo film di Luca Guadagnino, un dramma sportivo con protagonista una throuple, ovvero un triangolo sentimentale che si consuma dentro e fuori i campi da tennis. Le tre star hanno iniziato nelle scorse settimane il press tour globale che ha portato Zendaya, O'Connor e Fais, in previsione dell'arrivo nelle sale il 24 aprile, anche nel nostro Paese. Anticipata da un video che ne ha raccontato la fittissima carriera, è stata Zendaya a fare per prima, e da sola, il suo ingresso sul palco. «Un regalo bellissimo», così l'ha definita Fazio.

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«Prima di questo film non mi sono mai occupata di tennis, ora ne sono ossessionata. Non sono brava, ma nel film abbiamo avuto un ottimo regista che mi ha fatto sembrare molto in gamba», ha scherzato Zendaya. Sulla fama raggiunta da giovane: «Crescendo, cominciando a capire chi sono come giovane donna e avendo una famiglia che mi sostiene tantissimo, sono riuscita a cavarmela». Im questo processo di crescita sotto i riflettori, i suoi genitori, ha aggiunto Zendaya, «sono stati di grandissima ispirazione». «Io e il mio pubblico siamo cresciuti insieme, sono grata di questa cosa. Per me è davvero speciale».

Sul ruolo di Rue in Euphoria, il suo personaggio più iconico, ha detto. «Rue è importantissima per me, è uno dei doni più belli mai ricevuti: è collegata a tantissimi giovani, è riuscita a comunicare con loro. Ha fatto parte del viaggio di guarigione di tante persone. Con Euphoria molti ragazzi sono riusciti a esprimere le loro emozioni: è una delle cose che mi ha dato più soddisfazione».

Sul razzismo in America e sul tema delle radici tanto caro all'attrice, Zendaya si è augurata di poter «far parte del cambiamento». E che il cinema possa dare un contributo a questa necessaria rivoluzione.

Raggiunta da Josh O'Connor e Mike Faist, i tre hanno parlato degli allenamenti intensivi cui si sono dovuti sottoporre per diventare i campioni del tennis che interpretano nel film. «Luca Guadagnino è stato molto bravo a creare tensione, a mantenerla durante tutto il film e anche a farci sembrare dei grandi tennisti». Sul triangolo del film, infine: «Dal momento in cui si incontrano i tre personaggi non riescono a separarsi, nasce un rapporto caotico e distruttivo, tossico. Sono tre protagonisti davvero complessi». Un motivo in più per correre al cinema a vedere Challengers, l'ennesima prova della bravura di Zendaya.