Nel 1995, il primogenito del principe Carlo e di Diana Spencer, non aveva che 13 anni: aveva appena iniziato la sua esperienza ad Eton e si destreggiava tra i compiti, le prime amicizie e alcuni doveri reali molto blandi, sempre accompagnato dalla madre e dal fratello minore, Harry. The Crown 5, in streaming dal 9 novembre su Netflix, racconterà la vita del giovane erede al trono proprio in quegli anni, alla vigilia di uno degli eventi più drammatici della storia della famiglia Windsor, ovvero la morte di lady D. Ad interpretare il giovane William, che oggi, con l'ascesa al trono di suo padre re Carlo III, è diventato principe di Galles ereditandone il ruolo storico, c'è Senan West, figlio di Dominic, che a sua volta, in un curioso intreccio del destino, vestirà i panni del figlio della regina nel nuovo capitolo in arrivo su Netflix.

Il trailer di The Crown 5, unica anticipazione di una serie dal copione blindatissimo, ci ha mostrato i primi frame con protagonista il principe William, in cui il ragazzo, già provato dal trasferimento a Eton e dalla separazione dei suoi genitori (in atto sin dal 1992 e poi ufficializzata con il divorzio nel 1996), appare triste e pensieroso: avendo visto in esclusiva gli episodi della serie, possiamo confermare che il giovane principe, molto vicino a sua madre e preoccupato per la sua salute mentale e per la sua felicità.

Ma, a prescindere da come verrà ritratto in The Crown, considerata la scia di polemiche che la serie sta portando con sé sin dalla diffusione delle prime immagini con il nuovo cast, com'era davvero il principe William in quegli anni? Oggi lo conosciamo come solido padre di famiglia, marito presente di una donna, Kate Middleton, che ha conosciuto all'università nei primi anni Duemila e mai più lasciato, erede al trono già coinvolto negli affari di stato e fulcro della rivoluzione monarchica voluta dal padre Carlo. A dirci se gli sceneggiatori di The Crown hanno drammatizzato la posizione del primogenito di Diana e Carlo sono in particolare le biografie reali, che smentiscono, in parte, il ritratto cupo del giovane William. Al Daily Mail, il cronista reale Richard Fitzwilliam ha detto che «non è giusto che i momenti felici dell'infanzia dei principi siano stati cancellati».

prince william with diana, princess of wales and prince harry on the day he joined eton in september 1995 at the various in various, united kingdom photo by anwar husseinwireimagepinterest
Anwar Hussein//Getty Images
Uno scatto dell’arrivo della principessa Diana e dei figli a Eton, il primo giorno di lezioni di William nel 1995

E in effetti, sono di quegli anni le foto di Diana e dei figli al parco acquatico, e i racconti delle avventure in giro per Londra in incognito a caccia di un hamburger., delle gite improvvisate, delle giornata trascorse nella piena normalità. Molto presente nella vita dei suoi bambini, Diana aveva raccontato al giornalista Andrew Morton, nella serie di interviste private che aveva rilasciato per la stesura della biografia non autorizzata Diana - la vera storia dalle sue parole, di non potersi allontanare dal Regno Unito per costruirsi una nuova vita dopo la separazione per non perdere la custodia dei figli, che altrimenti sarebbe passata in mano alla Corona. Eppure, tra le pieghe di un rapporto che neanche la morte è riuscito a distruggere, si nascondono parecchie ombre. Forse le stesse che gli sceneggiatori di The Crown hanno provato a mettere in scena, drammatizzando, nelle puntate della nuova stagione.

Secondo Tina Brown, autrice di The Palace Papers (in Italia uscito col titolo Dietro la corona, edito da Vallardi), «William era il più grande confidente di Diana, la persona a cui la principessa confidava segreti e preoccupazioni», oltre che le sue nuove relazioni sentimentali. In un modo, come hanno notato parecchi cronisti reali, non sempre sano o equilibrato per un ragazzo della sua età. Gli esperti sono concordi nel dire che il coinvolgimento nella vita della madre, in ogni caso di dominio pubblico, abbia portato l'erede al trono a essere la persona ossessionata dalla stampa e dal controllo dei media che è oggi. Una deriva presa anche dal fratello Harry, più piccolo di William all'epoca dei fatti, che però è diventata, nel caso del duca di Sussex, una vera e propria battaglia per la libertà dalla morsa dei tabloid e dei paparazzi.