«Cosa succederebbe se prendessimo l'elemento thriller di un film di Hitchcock e lo inserissimo in un high-school movie?», questa è stata la premessa di Jennifer Kaytin Robinson, la sfida che l'ha portata a dirigere il film Do Revenge. Maya Hawke, che è appena tornata nel ruolo di Robin in Stranger Things e Camila Mendes sono Eleanor Levetan e Drea Torres, protagoniste della nuova dark comedy disponibile su Netflix che promette, in netto contrasto con l'estetica a colori pastello, di mettere in scena la rabbia adolescenziale senza freni e senza edulcoranti. Al centro c'è la ricerca della vendetta, ma questa volta calata nel contesto di un teen movie, in un miscuglio tra Mean Girls e Heathers (cult del genere con Winona Ryder) tra gonne a pieghe, studentesse vestite tutte uguali e gossip che serpeggiano tra i corridoi.

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Likely Story

Robinson è effettivamente partita da Hitchcock, ispirandosi al film del 1951 L'altro uomo a sua volta basato sul romanzo di Patricia Highsmith Sconosciuti in treno. Eleanor e Drea si incontrano per caso e scoprono di avere qualcosa in comune: la loro vita è stata rovinata e ora vogliono vendicarsi. Drea (Mendes) ha perso il suo ruolo di ragazza più popolare del liceo dopo che il suo ragazzo ha condiviso un suo video intimo senza consenso e Eleanor (Hawke) viene derisa e esclusa a causa di dei pettegolezzi sulla sua relazione con una ragazza. «Non voglio fargliela pagare. Voglio raderla al suolo», dice Hawke in una scena del trailer quando le due ragazze scelgono di occuparsi ognuna della vendetta dell'altra. Questo includerà macchinazioni, droghe, arresti e umiliazioni di vario genere. «Penso che ci siano diversi punti in cui ognuno è il cattivo e ognuno è l'eroe in questa storia», ha detto Robinson a Elle, «Volevo realizzare qualcosa che dipingesse con tutti i colori dell'adolescenza».

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Ci aveva già pensato Heaters, il film con Winona Rider del 1988 a creare una parodia in chiave dark delle pellicole adolescenziali e, anche in quel caso, al centro c'era la cattiveria fatta di puro istinto, sfogata contro tutto e tutti. Do Revenge esplora maggiormente la rabbia femminile come reazione non sempre ben vista da una società che chiede alle ragazze di essere docili e sorridenti. «Al centro di questo progetto», spiega Mendes, «ci sono due giovani donne che cercano di affrontare il loro trauma e cercano di capire il modo migliore per farlo». Il tutto è trattato con leggerezza, humor, un po' di follia e grande attenzione all'estetica Anni '90 e 2000. Per Hawke il risultato può essere stridente, non siamo abituati a vedere due ragazze liceali attingere ai loro impulsi più oscuri. «Il disagio è presente ogni volta che devi guardare personaggi femminili sgradevoli o imperfetti», ha spiegato Hawke a Refinery29: «È come se, nel vederle, il nostro mondo non fosse necessariamente a suo agio».