Liz Truss ed Elisabetta II, stringendosi la mano, hanno scritto insieme un nuovo capitolo della storia del Regno Unito. In comune hanno il nome e una carica politica e sociale di grande peso e poco altro, ma il loro primo incontro ha il sapore degli eventi leggendari. Truss è la terza premier donna dopo Margareth Tatcher e Teresa May; per la regina Elisabetta, il successore di Boris Johnson è il numero 15 di una lunga lista di politici che si sono seduti alla scrivania dello storico ufficio di Downing Street, a Londra e che, come prima cosa, sono andati da lei per il passaggio di consegne formale e la "benedizione" reale.

instagramView full post on Instagram

Come annunciato in previsione dell'incontro, la regina Elisabetta ha stretto la mano a Liz Truss al castello di Balmoral, dove risiede nel periodo estivo. Le condizioni di salute della sovrana non permettono spostamenti ed è stata la nuova premier, nelle prime ore dopo l'elezione, a doversi mettere in viaggio per raggiungere la Scozia e permettere alla regina di giocare l'importantissimo ruolo costituzionale che ricopre in occasioni come questa. Gli scatti sono informali, ma lo scambio di convenevoli tra Elisabetta e Truss è un passaggio fondamentale per l'avvio dei lavori del nuovo Governo.

Così, anche Truss entrerà nel giro degli incontri settimanali con la monarca, che, da quando è sul trono, ha accolto settimanalmente tutti i colleghi che si sono succeduti al numero 10 più celebre del mondo. Recentemente, solo i problemi di salute hanno interrotto questa abitudine; ma non è detto che Elisabetta non possa mantenere i rapporti con la premier da remoto, considerato che, dal lockdown in poi, ha imparato a gestire Zoom e le altre piattaforme per le videochiamate per non rimanere indietro con gli impegni di lavoro.

Truss è il Primo Ministro numero quindici, dicevamo. A inaugurare l'elenco di politici che hanno avuto il piacere, l'onore e l'onore di interfacciarsi con Elisabetta negli anni del loro Governo è Winston Churchill, che per lei, giovane regina alle prime armi, è una guida e un mentore, soprattutto dopo la morte dell'amato padre.

la regina elisabetta con winston churchillpinterest
Universal History Archive//Getty Images
Una foto del 1952 con la regina Elisabetta, Winston Churchill e gli altri primi ministri del Commonwealth

Anche se la regina non può pronunciarsi da un punto di vista politico e rimane sempre imparziale quando un Primo Ministro sale al potere, pur se non risponde ai requisiti che personalmente la regina vorrebbe da un capo del Governo, è rimasta sempre impassibile, sorridente e cordiale con tutti coloro che si sono avvicendati nel ruolo. Con Harold MacMillian, premier dal 1957 al 1963, le cose inizialmente partono malissimo proprio a Balmoral, dove, per anni, i primi ministri con rispettive consorti sono stati invitati a trascorrere un weekend nel periodo estivo, per superare le prove di una permanenza nelle Highlands con l'intera famiglia reale, riunita e pronta a testare la resistenza degli ospiti, tra battute di caccia, passeggiate sotto la pioggia scozzese e cene di gala.

la regina elisabetta con margaret thatcherpinterest
Anwar Hussein//Getty Images

Con Margaret Thatcher, prima donna a ricoprire la posizione, i rapporti iniziano in modo turbolento. Molto si è detto sui caratteri e suoi ruoli di queste due donne di grande carisma, che forse non riuscivano ad andare d'accordo proprio per via di questo tratto condiviso. Alla fine del mandato di Thatcher, la regina decide di appuntarla con l'Order of The Merit, un'alta onorificenza, sancendo un rapporto se non d'amicizia almeno di grande rispetto reciproco.

la regina elisabetta con tony blairpinterest
Anwar Hussein//Getty Images
La regina Elisabetta in udienza con Tony Blair

Grazie alla filmografia (da The Queen a The Crown) il premier britannico Tony Blair è rimasto negli annali sì per il suo impegno politico, ma anche per il ruolo che ha giocato nel periodo successivo alla morte di lady Diana Spencer, nel 1997. Per far rientrare la regina da Balmoral - luogo chiave per lei e la sua famiglia - a Londra, dove una folla oceanica attendeva il ritorno della sovrana a Buckingham Palace per onorare la memoria di lady Diana, Blair mette in moto un piano diplomatico senza precedenti; a lui si deve l'espressione "principessa del popolo" che ancora oggi si associa alla figura di Diana, usata nel discorso di commiato alla nazione.

london, england   june 23 queen elizabeth ii greets prime minister boris johnson during the first in person weekly audience with the prime minister since the start of the coronavirus pandemic at buckingham palace on june 23, 2021 in london, england photo by dominic lipinski   wpa poolgetty imagespinterest
WPA Pool//Getty Images
La regina e Boris Johnson nel 2021

Infine, Boris Johnson. Non proprio un ministro capace di adeguarsi all'etichetta reale durante gli incontri settimanali con la regina, considerato che in più di un'occasione è stata riportata una rottura del protocollo. I rapporti si incrinano recentemente, quando viene alla luce il festino che Johnson e i suoi hanno organizzato alla vigilia del funerale del principe Filippo, ad aprile 2021, per altro in pieno periodo di lockdown. Un affronto e una mancanza di rispetto difficili da digerire, per il popolo britannico e per la regina. Ora è tutto nelle mani di Liz Truss, la nuova premier.