Stanno già iniziando i titoli sui tabloid: «Rihanna mostra il suo peso post-gravidanza», «Rihanna a cena a New York con ASAP Rocky abbraccia la sua grossezza». È bastata una foto della cantante che ha partorito il suo primo figlio a maggio e subito l'attenzione mediatica si è focalizzata sul suo corpo post-partum. Succede sempre: questo fenomeno ha un nome, si chiama "snapback culture" ed è l'ossessione per il peso delle donne dopo il parto che si trasforma in una sorta di gara a chi recupera prima le forme pre gravidanza. C'è un continuo scrutinio, c'è chi viene criticata per aver perso subito troppo peso, chi per aver iniziato a fare sport troppo presto (vedi alla voce Chiara Ferragni che ha dovuto "giustificarsi" sui social), ma se il corpo non rientra rapidamente nei canoni, ecco che arrivano i commenti grassofobici e misogini.

le critiche al corpo post gravidanza di rihanna e la snapback culturepinterest
Gotham//Getty Images
Rihanna in giro per New York

«Nessuno stilista e nessun negozio di abbigliamento avevano vestiti che mi entrassero dopo il parto», ha raccontato Blake Lively dopo la nascita del suo terzo figlio, «Non è bello per le neomamme vedere che il loro corpo non entra nelle misure standard previste dall’industria della moda e ora, a distanza di un anno, vorrei essermi sentita più sicura di me in quel momento». Si tratta di una fase delicata, dato il corpo ha appena subito tante trasformazioni e questo ha già di per sé forti conseguenze psicologiche. «Quel corpo mi aveva appena dato un bambino, produceva tutto il cibo di cui lui aveva bisogno: un miracolo meraviglioso. Ma invece di sentirmi orgogliosa», ha continuato Lively, «mi sono sentita insicura, semplicemente perché non entravo nei vestiti».

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Ora sarà il turno di Rihanna? La cantante e imprenditrice, nel corso della sua gravidanza, è riuscita a rivoluzionare il cosiddetto stile premaman mostrando al mondo che maternità e sensualità non sono in contraddizione. «Spero che saremo presto in grado di ridefinire ciò che è considerato ‘decente’ per le donne incinte», ha detto Rihanna in un'intervista, «Il mio corpo sta facendo cose incredibili in questo momento e non ho intenzione di vergognarmene. Questo momento dovrebbe essere celebrativo. Perché dovresti nascondere la tua gravidanza?». Lo stesso dovrebbe valere anche dopo il parto, ma nemmeno lei sembra immune al mom-shaming e ai giudizi dei media ossessionati dai programmi di dimagrimento "prima e dopo". Il punto è che puoi essere "donna" e allora devi rientrare nei canoni di bellezza, essere sexy e compiacere lo sguardo maschile, oppure puoi essere "mamma" e allora il tuo corpo dev'essere al servizio dei figli e se ti mostri in bikini arrivano gli haters. Il punto è che ancora non ci è concesso essere entrambe le cose.