Al St. Dunstan’s College, prestigiosa e costosa scuola privata (retta annuale di circa ventimila euro) nel sud di Londra, da quest’anno nel programma è previsto un corso sui privilegi dei bianchi. Tema sul quale la duchessa di Sussex può essere di grande ispirazione, ha spiegato Nicholas Hewlett il preside dell’istituto.

L’iniziativa è nata sull’onda lunga di Black Lives Matter, il movimento di protesta esploso negli Stati Uniti nel maggio 2020 in seguito all’uccisione di George Floyd, e poi diffusosi a livello globale. Al St. Dunstan’s College hanno quindi deciso di raccontare agli alunni dai 13 anni in su le difficoltà e i pregiudizi razziali che ha dovuto affrontare Meghan una volta entrata a far parte della Royal Family, oltre che nel rapporto con i media britannici, spesso molto aggressivi.

Era stata la stessa moglie di Harry, nel corso dell’esplosiva intervista a Oprah Winfrey trasmessa dalla Cbs lo scorso marzo, a raccontare apertamente del profondo disagio vissuto nei due anni trascorsi a Buckingham Palace. La duchessa di Sussex aveva anche accennato a un episodio di razzismo, con un membro non specificato della famiglia Reale che avrebbe espresso le sue preoccupazioni sul «grado di colore» della pelle del figlio in arrivo (una vicenda, questa, rimasta sospesa, nonostante Buckingham Palace abbia annunciato un’indagine interna).

members of the royal family attend the 91st field of remembrance at westminster abbeypinterest
Chris Jackson//Getty Images

Il preside del St. Dunstan’s College sostiene che a Meghan sia stato riservato un trattamento diverso rispetto alla cognata Kate Middleton. E al Sunday Times ha spiegato: «Non insegniamo il privilegio bianco per generare un senso di colpa nella nostra comunità bianca, ma per aiutare i nostri giovani, di qualunque origine, a comprendere meglio le complessità e le sensibilità di un questione reale e viva che conta per loro la società in cui vivono».

Oltre che sulle esperienze di Meghan Markle, le lezioni del college londinese si concentreranno sul concetto di microaggressioni a sfondo razzista. Ovvero comportamenti che se sono ripetuti sul lungo periodo possono provocare danni psicologici molto seri, anche se spesso appaiono innocui o di poco conto. Piccole ferite inferte giorno dopo giorno che non sempre è facile saper riconoscere.