Era il 2015 quando la canzone Lost On You si appiccicava alle orecchie di chiunque e scalava le classifiche in Europa come venuta da un altro pianeta. A quei tempi era difficile che tutti sapessero chi fosse LP, la cantante statunitense ospite da Fabio Fazio nella puntata del 25 ottobre 2020 di Che tempo che fa e che sul piccolo schermo italiano ha già fatto la sua apparizione nel 2017, sul palco di Sanremo. Da allora è passato del tempo e LP ha preso una strada che forse neanche il veliero (pirata) che ha tatuato sul petto aveva avvistato all'orizzonte. Del resto il viaggio e non la meta è sempre stato il suo obiettivo, e quello si è fatto molto interessante.

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LP, chi è la songwriter statunitense che viaggia a vele spiegate parlando dei suoi amori

LP, per partire dal dirti chi è, è l'acronimo artistico che ha scelto per sostituire il suo nome vero, Laura Pergolizzi. È nata nel 1981, a Long Island (New York), da genitori italiani, trasferiti negli Stati Uniti quando erano ancora adolescenti. La madre era di Napoli, il padre di Palermo. Il suo successo non è arrivato subito, ma è stato come un fuoco d'artificio che ha fatto una lunga strada verso il cielo prima di esplodere in mille luci e garantir a LP un tour con date sold out in tutto il mondo, dalla Russia a Israele, passando dall'Australia agli States. A farle da supporter c'è stata anche Kat Cunning.

Le storia di LP si intreccia con la sua vita in una trama fitta: le canzoni, infatti, che hanno lanciato LP nell'etere della musica raccontano di lei. Lo fanno nella musica, un mix di pop e spirito indie-rock che insieme fanno una strana magia, e nelle parole, quelle che usa per descrivere storie d'amore che stanno per svanire, che sono andate, che segnano la via di un futuro, che ha vissuto sulla sua pelle. Lost On You di LP, come anche l'album omonimo che la contiene uscito nel 2016, è un po' il manifesto di tutto questo. In un'intervista rilasciata all'Indipendent UK nel 2017, infatti, LP aveva detto così:

LP, la carriera di una cantante che avevi già sentito senza sapere di averlo fatto

Prima di arrivare al momento di svolta della sua carriera, LP però aveva già segnato la sua via nella musica ed è molto probabile che tu l'abbia conosciuta senza sapere di averla conosciuta. Dietro alcune canzoni di grandi pop star c'è stata infatti la sua penna: ha lavorato con Rita Ora per Shine Ya Light, con Cher per Red e Pride, con Christina Aguilera per Beautiful People e con Rihanna per Cheers (Drink To That).

In quel periodo della sua vita, la via da solista ancora non l'aveva presa: era ferma con un'etichetta che probabilmente non le stava dando una direzione in cui si poteva riconoscere ed era un momento della vita (lo stesso che ha preceduto Lost On You) in cui tutti i tasselli non erano al posto giusto. A fare scoppiare la scintilla c'è stato l'ukulele, come d'improvviso. È stato lo strumento che l'ha accompagnata nella sua narrazione, grazie a quell'anima tra i divertito e il malinconico che ha tra le sue corde. Per il resto, tipo le sue ispirazioni musicali, ha sempre avuto le idee chiare "È come se i Beatles ti insegnassero ad amare, gli Stones ti insegnassero a scopare. Joni [NdR. Mitchell] ti insegnasse a piangere" [NdR. intervista all'Indipendent UK].

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Rich Fury//Getty Images

LP, il suo stile androgino, la gender neutrality e il fischio inconfondibile

La sua musica, poi, è come se avesse fatto da traino per fare conoscere un'artista che fa della sua affascinante androginia e del neutral gender due delle sue cifre stilistiche. Nel look non ha mai nulla fuori posto, che siano i suoi occhiali da sole, portati come una seconda pelle, i suoi tatuaggi, il suo orecchino con la croce, i suoi riccioli alla Bob Dylan, il suo fischio.

A proposito della sua omosessualità LP ha sempre parlato apertamente, sostenendo che parlare chiaro semplifichi la vita a tutti. In un'intervista a PaperMagazine del 2017 aveva dichiarato questo:

"Mi sono sempre sentita neutrale rispetto al genere. Penso che alcune persone pensino, sbagliando, che io stia cercando di essere un ragazzo. Non sono una di quelle persone che direbbero "Non chiamarmi lui, lei, come vuoi". Perché è troppo per me, è troppo esagerato per me personalmente. A dire il vero, non mi piace entrare in un bagno per donne. Lo trovo limitante e non preciso. Ma penso che il mio stile sia venuto da quello".

Per fare una sintesi, le sue parole sono efficacissime: "Farai con il tuo corpo quello che vuoi fare, io farò con il mio corpo quello che voglio fare e qualunque altra cosa. È una vita molto più difficile non vivere quella verità".

LP e l'ultimo singolo The One That You Love sull'amore che è un duello (western)

Per continuare con la carriera di LP, nel 2018 è uscito l'album Heart to Mouth e l'ultimo e più recente tassello è il singolo The One That You Love, canzone che riconferma il sodalizio con il produttore Mike Del Rio, lo stesso di Lost On You. Anche qui sempre di amore si parla, come in un duello in cui qualcuno potrebbe uscirne vittorioso, ma, molto più probabilmente, da cui entrambi si uscirà feriti, impolverati, annichiliti. O forse si rimarrà in stallo, incapaci di fare il passo che determina le sorti. Cosa succede se l'amore non è reciproco? Se chi ami non ricambia? Se The One That You Love non fa scoppiare il colpo che vorresti sentire? LP prova a cantarlo con la sua voce tagliente e tu, anche se non trovi la soluzione, magari riesci a sentirti meno sola, fosse solo per quei tre minuti in cui la musica riempie la stanza e crea quell'alchimia magica e impalpabile di dolore, malinconia, speranza. Noi di LP amiamo tutto.

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