Otis e Meave in Sex Education, Noah ed Elle nella trilogia The Kissing Booth e Nick e Charlie in Heartstopper. Non esiste storia con protagonista l’adolescenza che non preveda, nel suo intreccio, una grande parentesi dedicata al primo amore.

Indimenticabile per molti, trascurabile per alcuni ed eterno per pochissimi, si tratta infatti di un’esperienza formativa chiave nello sviluppo della personalità. Tanto che, da qualche anno a questa parte, il 18 settembre si celebra una giornata mondiale a lui dedicata. Ma perché è così importante? E com’è cambiato il primo innamoramento oggi? Proviamo a fare il punto della situazione.

Perché il primo amore è così importante

Nel bene o nel male, il primo amore rappresenta una tappa cruciale nella vita di ognuno. Se vissuto in adolescenza, si trasforma nella prima incursione in un mondo adulto da osservare dall’uscio, in attesa di essere pronte a esplorarlo con le proprie gambe. Quando arriva più tardi, invece, diventa la spinta che fa vacillare ogni nostra certezza: quella che non si sarà mai destinate a incontrarlo, ad esempio, oppure quella di non essere tagliate a instaurare con un'altra persona un legame fisicamente più intimo di un’amicizia.

L’esordio nella vita romantica e sentimentale è poi la prima uscita dal nido rassicurante della famiglia, quando la casa inizia a starci stretta e l’istinto a diventare indipendenti non può più essere ignorato. Si tratta inoltre di uno strumento che ci permette di capire nuove sfumature di noi stesse, rendendo più chiaro ciò di cui abbiamo bisogno e, al contempo, anche ciò di cui possiamo fare tranquillamente a meno.

Se termina con una rottura, si tratta infine della prima grande delusione attraverso cui imparare cos’è il dolore e come passarci attraverso, per poi tornare a guardare il mondo e gli altri con rinnovata fiducia.

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Com’è l’amore oggi

Pur presentando ancora oggi tratti molto simili a quelli del passato, il primo amore è cambiato profondamente nel corso degli anni. L’idea che si debba trattare di un’esperienza totalizzante da non dormirci la notte, infatti, continua a essere ben presente in adolescenza, complici anche la narrazione che ne viene fatta in film o serie TV e l’inesperienza che, inevitabilmente, amplifica le emozioni a dismisura. Tuttora, i sentimenti sono il motore della vita e la prospettiva di un futuro felice in coppia continua a far sognare. Questo desiderio, tuttavia, non è più a ogni costo.

La maggior consapevolezza sulla tossicità delle relazioni, ad esempio, ha reso più evidenti i campanelli d’allarme. L’estrema gelosia, la tendenza ad allontanarsi dagli amici di sempre e la sensazione di essere più una proprietà che un valore aggiunto sono quindi diventate red flag difficili da ignorare. Molte persone, poi, hanno smesso di vedere nella vita in due l’unica via per realizzarsi, prendendo atto del fatto che, fino a quando non ne vale la pena, si può tranquillamente restare da soli senza per questo avere meno valore.

Da ultimo, vi è la rivendicazione di ogni tipo d’amore che ha generato una vera e propria rivoluzione, portando alla nascita di prodotti per il grande e piccolo schermo in cui i legami eterosessuali non sono più né l’unica soluzione, né la più scontata.