Ti è mai capitato di sentirti ansiosa in amore? E ti sei mai chiesta a cosa serve l’ansia? Secondo Jodi Picoult, la scrittrice statunitense, “l’ansia è come una sedia a dondolo: sei sempre in movimento, ma non avanzi di un passo”. In effetti, pur essendo una sensazione adattiva (cioè in grado di farci capire cosa fare), i suoi effetti sono talvolta così sgradevoli al punto da vanificare questa funzione. L’ansia, infatti, ci porta ad agire senza passare dal pensiero e gli stessi ansiosi sono i primi a ignorare questa sensazione quando vuole trametterci un messaggio. Una sensazione di ansia infatti può indicare una situazione che non ci fa stare bene, che provoca un malessere fisico o emotivo. La consapevolezza non ci darà in automatico la soluzione, ma ci permetterà di comprendere meglio come funzioniamo. Provare continuamente ansia senza darvi un senso, è un’inutile spreco di energie: soffriamo e questo non ci aiuta ad orientarci oggi né a vivere meglio domani.

Come sensazione di allerta, l’ansia nella coppia può amplificare alcuni corretti campanelli di allarme e tende a presentarsi nelle situazioni nuove oppure di cambiamento. Ma quali sono le situazioni di coppia, amore e relazionali in cui si presenta più spesso l’ansia?

♥ Amore + Ansia da primo appuntamento

L’ansia da primo appuntamento è causata da 3 preoccupazioni fondamentali e naturali. Tuttavia, può anche causare un grosso fraintendimento creandoci un problema ben più grosso. La paura di non essere all’altezza, di essere giudicati e di venire bocciati. Queste sono solitamente le paure alla base di quel senso di agitazione o di stomaco chiuso durante i primi appuntamenti. Ne è la prova il fatto che durante i momenti di vicinanza fisica, i baci e le carezze, questo senso di ansia si placa, perché ci sentiamo confermati e accettati. Queste paure, in realtà sono anche una spinta propulsiva a fare bene e a presentarci anche meglio. Quando quest’ansia però diviene eccessiva, assorbe tutte le nostre energie e anziché mettere al centro del nostro interesse il partner, mettiamo sotto controllo noi e la nostra agitazione. Il risultato è che perdiamo la possibilità di “sperimentare” nel senso vero e proprio il nostro appuntamento, se l’altro ci piace e se ci piace come si comporta con noi, se ci fa sentire bene. Siamo così preoccupati a piacere che diamo per scontato che ci piaccia come si comporta con noi, per il semplice motivo che non lo stiamo neppure osservando, perché siamo troppo concentrate su noi stesse. L’ansia da primo appuntamento, se eccessiva, ci toglie l’opportunità di esplorare.

♥ Amore + Ansia da separazione

L’ansia da separazione è comunemente ritenuta una difficoltà del bambino nel lasciare temporaneamente i genitori per dedicarsi ad altre attività. In queste situazioni il bambino viene colto da una quantità di ansia sproporzionata rispetto al livello di sviluppo e alla circostanza. Qui però parleremo di ansia da separazione per indicare quello stato di angoscia che si può provare in relazione al timore di venire lasciati, paura che la relazione si interrompa e che la situazione non sia sotto controllo. Anche se stiamo parlando di adulti, così come nel bambino, queste ansie non sono relazionate ad un pericolo reale, ma ad una paura della distanza dal partner e possono essere una spia di esperienze di mancanze passate. Purtroppo però chi prova tale ansia di separazione dal partner può finire per mettere in atto comportamento che davvero provocano le fughe del partner: eccessiva gelosia, paura del tradimento, richieste incalzanti, tentativi di controllo. In altre parole questi comportamenti possono far sentire il partner sotto assedio e possono portarlo a considerare l’idea di aumentare la distanza, come un cane che si morde la coda.

In caso risulta fondamentale lavorare sulla propria autostima, capendo perché abbiamo così paura di venire abbandonati, iniziando ponendoci le domande giuste. Ci siamo accorti che stiamo male anche nei distacchi brevi? Ci siamo date una spiegazione? Pare assurdo, ma fidarsi è meglio: non fidarsi non ci proteggerà e in più provocheremo continuamente in partner. E infine: impariamo a stare da soli. Siamo una compagnia così pessima di noi stessi? Ci annoiamo? Ci sentiamo deboli? Andiamo giù di morale? E perché mai?!

♥ Amore + Ansia da prestazione

L'ansia da prestazione è un tipo di ansia in grado di innescare tensione proprio in quei nei momenti in cui vorremmo avere il massimo della performance: quando si pensa all’ansia da prestazione si pensa subito alla performance sportiva o sessuale. Ma perché l’ansia è nemica della sessualità? Questo argomento meriterebbe una trattazione a parte, ma diamo almeno alcuni spunti. L’ansia ha una componente neurovegetativa importante: basti pensare ai cambiamenti del nostro corpo quando siamo agitati: sudiamo, ci batte forte il cuore, ci tremano le mani, a volte gira la testa. Questo impatto riguarda tutto il nostro corpo e se non siamo rilassati e disposti a lasciarci andare è facile che il nostro corpo non risponda come vorremmo nell’intimità. Le difficoltà connesse alla sfera sessuale possono avere molteplici cause, ma soprattutto in giovane età, le fatiche sono spesso connesse a paure legate al piano psicologico. Per quanto banalizzato e sbandierato, il rapporto sessuale conserva tutta la sua sacralità come momento di incontro con l’altro, e ci parla di come e quanto vogliamo farci coinvolgere, legare, avvicinare. In questo senso, molte delle ansie e delle difficoltà legate alla sfera sessuale, se diventano stabili e si ripetono, possono essere considerate modi con cui il nostro corpo ci trasmette un segno, un confine che va esplorato meglio anche con l’aiuto di un esperto.

♥ Amore + Ansia nei cambiamenti di coppia

Il ciclo di vita di una coppia è fatta da momenti di micro e grandi cambiamenti: uscire la prima volta, mettersi insieme, il primo fine settimana da soli, la prima vacanza, andare a convivere e così via sono tutti passi che viviamo in modo coinvolgente. Nonostante questi siano momenti felici della vita di coppia, la posizione particolare che viviamo durante queste scelte può scatenare dosi significative di ansia.

I momenti di cambiamento della coppia vengono infatti considerati critici dagli psicologi per diverse ragioni. In primo luogo i cambiamenti che riguardano i partner insieme (innamorarsi, andare a convivere, fidanzarsi, sposarsi, trasferirsi in una nuova casa, avere un figlio e così via) cambiano la distanza tra i partner e li portano a rivedere diversi aspetti della propria vita. Cambia inoltre la vicinanza/distanza da altre persone: genitori, amici, ex partner e altri familiari significativi. Ma pensiamo al caso più eclatante che ci permette di capire meglio questo aspetto: la nascita di un figlio. L’arrivo di un bambino cambia in modo radicare il rapporto di coppia proprio perché la vicinanza –lontananza tra i partner va rivista e deve lasciare spazio ad un bambino, ma allo stesso tempo richiedere affiatamento e complicità. Si parla di queste felici novità come momenti critici perché entrambi i partner, senza accorgersene, devono mobilitare risorse personali per farvi fronte.

Quando infatti cambia un equilibrio di coppia, cambia anche quello che noi ci mettiamo dentro: cambia il nostro grado di libertà o dipendenza, il potere che sentiamo di avere sulle nostre scelte, si aprono e chiudono delle possibilità, dobbiamo dare spazio ai bisogni dell’altro e non farci guidare solo di nostri egoismi. Importante è quindi in questa fase rimanere agganciati ai fatti e alle emozioni che viviamo nel qui e ora con il partner, senza farsi prendere da timori generici o da strascichi di esperienze passate.

♥ Amore + Ansia da dipendenza

Nella stanza dello psicologo arrivano spesso persone con disturbi d’ansia che compaiono in momenti particolari della vita di coppia, connessi a fasi di maggior coinvolgimento o distacco, cioè fasi in cui torna alla ribalta la distanza dall’altro e la sua gestione. Cosa significa questo? Significa che a volte l’ansia compare in quei momenti della vita di coppia in cui la dipendenza, il fatto che la relazione si stringa, il coinvolgimento reciproco diventa più evidente.

Ma perché questo succede? Una relazione importante, in grado di scatenare forti emozioni e di dar vita a sogni e progetti, è una realtà che può attivare grossi interrogativi: sarò in grado di rimanere una persona serena, forte, indipendente, o mi farò schiacciare? Saprò tutelare i miei spazi o nel giro di poco tempo sarò in balia del mio partner con conseguenti sofferenze e frustrazioni? È importante saper tollerare una certa dose di dipendenza connessa alle relazioni, soprattutto in fase di innamoramento. La dipendenza tuttavia può generare in alcune persone dosi significative di ansia in grado di impattare sul funzionamento, ma con le dovute distinzioni. Per alcune di noi si tratta solo di un’ansia transitoria, connessa alla storia di amore che si vive e per altri il può essere il segno della cosiddetta dipendenza affettiva. Ma questo è un capitolo a parte perché rappresenta una modalità disfunzionale calata in una relazione d’amore.