La Jolie Fille è nata per gioco, come succede in molte avventure imprenditoriali di successo. E Michele Capalbo, calabrese naturalizzato romano, è il fashion designer autore di questa bellissima fashion avventura.

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Etichettare però le sue creazioni sotto il grande cappello della parola "collezione" sarebbe riduttivo, perché non si tratta di una serie di abiti e vestiti che ogni sei mesi cambia soffocata dall'isteria dell'infinito calendario del Fashion System. Gli abiti alla moda di Capalbo, stagione dopo stagione, si assomigliano e ritornano, pur cambiando pelle, per rimanere sostanzialmente sé stessi. Perché alla fine, appartengono tutti al guardaroba della stessa persona, La Jolie Fille.

Chiacchieriamo con il designer al telefono, lui da Roma, noi da Milano, e le sue parole sono così vivide e pittoriche nelle descrizioni e nei rimandi con cui ci descrive il suo stile e la sua estetica, da annullare le distanze fisiche che ci dividono. Chiarendo subito che lui, un brand di abiti con il suo nome, non avrebbe mai potuto concepirlo. Piuttosto una citazione colta. La Jolie Fille (de Perth) è infatti il titolo dell'opera lirica in quattro atti di Georges Bizet presentata per la prima volta a Parigi nel dicembre del 1867. Capito? 😎

È fatto così, Michele Capalbo, che della lentezza e dello zen dell'anima ne ha fatto una guida di auto disciplina.

Salotti, case e chiacchiere condite da quell'intimità che solo le amiche confidenti sanno ritrovare a ogni incontro, rendono nitida e precisa la cornice entro cui si colloca la collezione moda del fashion designer Capalbo.

Gli chiediamo da dove siano arrivati gli spunti per creare il suo brand di moda. E la risposta non si attarda dall'affermare che sì, sono state proprio le donne della sua vita, la mamma, le zie e la nonna ad ispirarlo. Esemplari di un'eleganza unica, di quella che oggi rivive solo nei film del passato, quando la signora borghese aveva stile, cultura e accortezza del savoir-vivre... Come tutto il cinema di Visconti, per esempio.

Dopo gli studi in ragioneria, sono seguiti i corsi al Polimoda di Firenze per poi proseguire dritto a Milano a disegnare per Roberto Cavalli e Chiara Boni. Finché un giorno è arrivato quello che i fatalisti chiamano percorso accidentale, e che mai fu così provvido. Un viaggio di lavoro a Roma, città mai apprezzata sino in fondo, l'ha convinto in una manciata d'ore a farsi adottare e cullare in pianta stabile.
Un anno dopo, nel quartiere Monti, che quel giorno tanto lo aveva colpito, via Baccina diventa l'indirizzo della sua prima casa romana.

Il mondo del cinema lo adora, Sabrina Impacciatore e Carlotta Natoli sono state tra le prime a credere in lui e a indossare i suoi magnifici abiti.

E poi Valentina Lodovini, Anna Foglietta e Carolina Di Domenico, solo per mostrartene alcune.

Come vedi i suoi abiti non sono mai volgari, mai troppo corti, ma sempre femminili ed estremamente scenografici.

Si potrebbero quasi definire timeless, abiti senza tempo. Ed è proprio questa la caratteristica che più in assoluto contraddistingue la moda di La Jolie Fille. Il tempo non ha così presa su di lui e il successo mai inseguito a tutti costi, lo hanno invece premiato. Dal sano passaparola -la migliore pubblicità- alle attrici note, i negozi italiani e internazionali selezionati sono arrivati come una naturale evoluzione di questa storia bellissima, così atipica, quanto folgorante. Come a dire, quando è scritto, è scritto.

La collezione primavera estate 2018 di La Jolie Fille attinge la palette colore dai toni caldi mediorientali, si illumina di gialli speziati, rossi carminio e dei nude di sabbia e terra, mentre profonde scollature e giochi di trasparenza si insinuano su modelli dalle linee morbide, parlando di un lusso confortevole: modelli che accarezzano il corpo, nella proporzione e nell’armonia che veste la femminilità, come una seconda pelle.

La collezione autunno inverno 2018-19 si accende di velluti brillanti, abbinati secondo color blocking. È un tripudio di paillettes in lungo, trend della prossima stagione, di abiti neri see-through e stampa animalier. È quel fascino d'alta borghesia, deliziosamente eccentrico, dannatamente elegante.

♥ I TUOI SEMPRE

Nell'armadio di una chic girl non deve mancare un abito chemisier, basta un cambio di accessori e lo si indossa giorno e sera.

Un abito baloon di quelli voluminosi e ampi lunghi da abbinare a infradito gioiello.

La stampa animalier non deve mai mancare. Da una camicia in seta della nonna che ho ritrovato tempo fa, ne ho fatto uno dei miei motivi cult.

♥ I TUOI MAI

Le décolleté sotto agli abiti. Insostenibili. 😅

Le giacche spencer, così corte e avvitate, non stanno bene a nessuna.

Infine, mai abiti troppo corti e ginocchia troppo in vista.

Grazie Michele, il messaggio è arrivato forte e chiaro!

E dopo le amabili chiacchiere di moda, vestiti ed estetica moderna ci siamo fatte dire i suoi indirizzi romani preferiti, di chi davvero, Roma, la vive.

La Roma del cuore di Michele Capalbo

Roma in questo momento pulsa come Milano di 15 anni fa. È può solo che migliorare.

Roma ha un gusto dolce amaro che la rende anche un po' puttana. ("Dai questo però non lo scrivere"...scusa Michele, ma rende benissimo l'idea! ndr).

♥ Casa per me è La Bottega del Caffè, in Piazza Madonna dei Monti, ci trascorro intere giornate!

♥ Per fare del sano shopping vintage si va in Via del Governo Vecchio e poi prestissimo, la domenica mattina vado a Porta Portese, certo, un classico, ma di affari e chicche ancora se ne trovano. Ai mercati non ci sa va mai dopo le 10.

♥ Una cena di pesce ottima si fa da Ottavio, Via di S. Croce in Gerusalemme 9. Una garanzia!

♥ Nel quartiere Monti, pranzetto in trattoria da Rocco, Via Giovanni Lanza, 93. Sapori veri, romani.

♥ Gli aperitivi nel cuore di Roma alla Terrazza Borromini, Via di Santa Maria dell'Anima 30A. Il locale si trova al quarto e quinto piano di Palazzo Pamphilj e ti regala una vista mozzafiato su Piazza Navona.

♥ E poi ci sono le cene a casa mia, adoro coccolare i miei ospiti, da 5 a 35 persone. Beati loro!