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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Si chiama Miriam Marlene Waldner, ha 23 anni e al primo sguardo sembra un personaggio uscito da un mondo parallelo, fatto di atmosfere magiche (e un po' gotiche) e colori pastello.

In realtà, Miriam vive a Berlino ed è una delle fotografe più interessanti del momento, dato che alla sua giovane età può già vantare diverse collaborazioni con alcuni dei più importanti magazine di moda e con brand di fama mondiale come Gucci e Chanel. Senza contare le innumerevoli volte in cui ha immortalato con i suoi scatti la Lolita del pop odierno, Petite Meller.

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Guardando le sue fotografie, non è difficile capire il perché del suo successo: il talento di Miriam Marlene è quello di saper teletrasportare i soggetti da lei ritratti nella sua personale dimensione dall'estetica sdolcinata e creepy al tempo stesso. Come in un perfetto mix tra Alice nel Paese delle Meraviglie, Il favoloso mondo di Amélie e Moonrise Kingodom.

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Alla sua poetica da fiaba contemporanea, poi, non manca neanche quell'essenziale pizzico di ironia: dando uno sguardo al suo profilo Instagram, per esempio, è facile riconoscere i diversi riferimenti ai simboli pop della nostra infanzia presenti nel suoi scatti: dalle case delle bambole ai personaggi di fantasia, passando per il logo McDonald's (che lei usa come avatar, giocando con le iniziali del suo nome).

Incuriosita e affascinata dal suo universo fatato e misterioso, ho intervistato Miriam per sapere di più sulla sua carriera, i suoi gusti in fatto di moda e per capire se, alla fine, McDonald's le piace davvero!

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Ciao Miriam, partiamo dalla tua passione per la fotografia: da dove nasce? Che tipo di immaginario vuoi comunicare con i tuoi scatti?

"Ho iniziato a scattare fotografie quando avevo 12 anni. I miei soggetti preferiti inizialmente erano la mia sorella gemella e i gatti. Amavo raccontare storie e cercare di raccontare un immaginario fatato attraverso la mia macchina fotografica, mi aiutava a evadere dalla realtà perché non ero molto felice in quegli anni. Venivo bullizzata a scuola e la fotografia mi aiutava a distrarmi e a rendermi felice, insieme al disegno e alla musica".

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Le tue foto raccontano la tua generazione attraverso un linguaggio molto schietto e romantico al tempo stesso. Quali sono i tuoi soggetti preferiti e quali le situazione in cui ti piace immortalarli?

"Mi piace molto immortalare persone vestite in maniera strana, con vestiti vintage o comunque molto particolari, sono una grande fan dell'estatica romantica e gotica. Creare questo tipo di immaginario con soggetti che condividono i miei gusti e condividono la mia idea è molto stimolante. Spesso mi piace dare appuntamenti in posti che mi piacciono (come giardini o alberghi), portare un po' di vestiti e vedere semplicemente cosa succede: la mia amica Sasha Frolova (un'attrice americana) è sempre stata la persona perfetta con cui fare questi esperimenti, per esempio. Con lei ho fatto alcuni dei miei scatti preferiti e la stessa cosa è successa con Cole Sprouse, con cui ho avuto una grande sintonia!".

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

La prima volta che ho scoperto le tue fotografie è stato in un numero di Zeum Mag, per cui hai scattato un editoriale che vedeva come protagonista Petite Meller. Da quel momento, ho notato che ti è capitato spesso di fotografarla. Qual è il tuo rapporto con lei e come nasce la vostra collaborazione?

"Che coincidenza, Zeum è stata la mia prima pubblicazione su cartaceo anni fa! Ricordo di aver scoperto Petite Meller online e di aver apprezzato da subito i suoi outfit. Un giorno ho scoperto che era in Svezia e, dato che ero a casa per le vacanze, le ho chiesto subito se le andava di fare qualche scatto insieme. Accettò subito quindi decisi di prendere un areo e raggiungerla e da lì iniziò la nostra collaborazione. Lei fu molto gentile (nonostante il mio scarso inglese!) e da quel momento ci siamo ritrovate spesso insieme a scattare editoriali in diverse città. Londra, Parigi, Berlino: gli ultimi scatti li abbiamo fatti a L.A. per Vogue Germany... sono molto curiosa di sapere quando ci incontreremo di nuovo!".

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Che tipo di musica di piace ascoltare sul set?

"Non ascolto molta musica mentre scatto perché mi distrae e preferisco fare una cosa alla volta. Quando sono sola mi piace ascoltare un po' di tutto. In generale, amo molto il rock classico anni 60 e 70, molto punk anni 90 e band shoegaze e Krautrock come i Can, i Neu, gli Harmonia etc. Mio padre aveva una band negli 70 e ho sicuramente ereditato da lui i miei ascolti!".

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

E per quanto riguarda la moda: quali sono i tuoi brand preferiti?

"Vesto principalmente vintage e mi piace molto mixare gli stili. Adoro abbinare capi dal sapore punk con elementi romantici e bambineschi. L'Alta Moda non fa molto per me, preferisco andare alla ricerca di vestiti unici e particolari al mercato".

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Courtesy of Miriam Marlene Waldner

Ultima domanda, la tua fissazione per il logo di McDonald's: ironia o realtà?

"100% ironia!".