Nel fango e nella pioggia, il rap è tornato. Marracash ha fatto qualcosa che non si era mai visto prima, ancora una volta ha alzato l'asticella delle aspettative. Lo avevamo detto dopo il Persone Tour, con otto date sold out al Forum di Assago nel settembre 2022 e lo riscriviamo anche oggi, dopo aver assistito alla prima grande festa dell'hip hop che sia mai stata organizzata in Italia. Il King del Rap ha aperto le porte di casa sua a 85 mila persone per regalare a tutti 8 ore di concerto, 2 dj set e un viaggio nel repertorio del rap italiano. Tutto questo è stato il Marrageddon, il festival voluto da Marracash per celebrare il genere tornato a gran diritto tra i più ascoltati nel nostro Paese. Poteva farlo da solo, perché (parole sue) Marracash è il «fottuto nuovo Papa», e invece ha deciso di portare con sé nomi del calibro di Salmo, Fabri Fibra, Shiva, Anna Pepe e Tedua a sorpresa. La vecchia e la nuova leva dell'hip hop raccontano la sua trasformazione tra passato e futuro. E poi Gué, con cui riconferma il sodalizio dei primi anni Duemila della coppia che ha sancito un prima e un dopo nella musica italiana, invitandolo a ripercorrere insieme il successo di Santeria.

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C'è la voce inconfondibile del rapper di Senigallia, poi il dj set dubstep di Lebowski, il primo a portare il genere allo stadio di San Siro, protagonisti del rap di ieri, senza i quali oggi non potremmo assistere allo spettacolo del Marrageddon. Il parterre di migliaia di voci, dopo essersi scaldati sulle note dei classici, chiamano Marracash sul palco, che sceglie di aprire sulle note di "Badabum cha cha" a ricordare le sue radici e il legame con Barona e Milano Sud, l'ingrediente fondamentale per brani che dalle vie dei quartieri arrivano dirette alla pancia: «Alla mia famiglia e al mio quartiere perché mi hanno formato».

L'inno alla strada continua con Babygang che appare in video perché non può esserci a causa dei suoi problemi giudiziari (in carcere da ottobre 2022), e che Marra, fedele alla sua storia, invita a «non giudicare, perché non ci siete dentro e perché nella vita mai niente è sempre bianco o nero. Il prossimo pezzo è dedicato a tutti i figli degli immigrati e a tutte le seconde generazioni». È il momento di "Bastavano le briciole". Re dei quattro palchi di cui si dimostra perfettamente padrone, il cantante e direttore artistico del festival si circonda di una squadra di ballerini per celebrare l'hip hop old school, quello nato nei club, dove il rap mette le sue radici.

Momento nostalgia quando arriva Gué e il pubblico sorride perché è deja-vu, si torna agli anni Duemila ed è impossibile non ripensare ai Club Dogo, al Berlin, e a Santeria: look coordinato, tornano come Fabio Rizzo e Cosimo Fini in sella alle moto su "Scooteroni", si abbracciano e fanno ballare 85 mila persone sui successi. «Quest'anno sono i 50 anni dell'hip hop, io e il mio veniamo dalla golden age, da quando c'erano i deejay, i mixtape, le strumentali americane, ci piacciono gli orologi e i cerchioni, vi facciamo un tutorial di come si fa un pezzo hip hop», è tempo di "Smith & Wesson".

Marracash chiude il concerto con i suoi ultimi dischi, attesissimi da tanti (quasi tutti) i presenti venuti per sentire solo lui e il repertorio di successi che ha pubblicato negli ultimi anni. È un viaggio tra ragione e sentimento, negli incubi neri dei periodi più bui, tra gli anfratti della sua mente, nei periodi di alti e bassi al centro di Persona e Noi, loro, gli altri. Decide di farsi accompagnare da ospiti d'eccezione come Madame ("L'anima"), Blanco ("Nemesi"), Lazza e Paky ("Sport"), Mahmood ("Io"), cresciuti con le sue canzoni, che sul palco del Marrageddon non si fanno intimidire dalla sua presenza. Il fratello grande che avrebbero voluto e che ha dato loro la possibilità di scrivere un pezzo del nuovo hip hop, rendendoli protagonisti di un viaggio ancora da scrivere e che hanno il compito di portare avanti, in un racconto che è solo l'inizio e che è tutto futuro.

La scaletta di Marrageddon, Milano

  • Intro - Badabum cha cha
  • King del rap
  • Didinò
  • Popolare 2018 - Nuovo Papa
  • A volte esagero (con Salmo)
  • Rapper/Criminale
  • Bastavano le briciole
  • Sabbie mobili
  • Catatonica - Fino a qui tutto bene
  • 20 anni (Peso)
  • Niente canzoni d’amore - Outro
  • Intro Santeria
  • Money
  • Nulla accade
  • Ca$hmere
  • Salvador Dalì
  • Insta Lova
  • S.E.N.I.C.A.R.
  • Smith & Wesson
  • QUALCOSA IN CUI CREDERE - Lo Scheletro
  • Quasi amici - Scooteroni
  • Brivido
  • ∞ Love
  • Io (Mahmood)
  • BODY PARTS - I denti
  • Crazy Love (con Mahmood)
  • BRAVI A CADERE - I polmoni
  • Pagliaccio (con Cristobal Campos)
  • Cosplayer
  • Nemesi (con Blanco)
  • Laurea ad honorem
  • Dubbi
  • MADAME - L’anima (con Madame)
  • SUPREME - L’ego
  • SPORT + muscoli RMX (con Lazza e Paky)
  • CRUDELIA - I nervi (con Claudio Guarcello)
  • 64 BARRE DI PAURA