Francesco Gabbani torna a Sanremo 2020 con la canzone Viceversa e noi, sarà perché ancora il gorilla non l'abbiamo dimenticato sarà perché con i suoi saltelli ci ipnotizza, siamo già pronte a ballare. Per principio, perché con lui funziona così fin dai tempi di Occidentali's Karma. Il testo della nuovo brano che porta al festival, però, stavolta sembra prendere le cose un po' più sul serio in una sorta di elenco senza fine in cui si cita qualcosa, e poi l'esatto contrario. Nello stesso verso. Tipo: "anime purissime in sporchissimi difetti" o "solitudini e condivisioni". Il tutto è un gioco di ossimori o paradossi che sembra tipo un esercizio di stile alla Raymond Queneau, solo che non è Queneau, ma è Francesco Gabbani (a Sanremo 2020) che canta.

Nonostante la lista non sembra ci parli un linguaggio chiaro (e forse un filo cervellotico), noi abbiamo cercato di trovare un senso (anche se il senso non ce l'ha, semicit.).

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Viceversa di Francesco Gabbani, il testo della canzone a Sanremo 2020

Dicevamo, dunque, che Francesco Gabbani nella canzone Viceversa si è divertito (o almeno speriamo per lui) con la figura retorica dell'ossimoro, che, nel caso in cui i ricordi di scuola fossero lontani, è quell'escamotage linguistico per cui si accostano, per creare un'immagine dissonante, due parole o due concetti che hanno significato contrario. Un esempio? Ghiaccio bollente. Oppure, giusto per rimanere sulla canzone di Francesco Gabbani, "Up con un po’ di down".

Tutto questo baillame di versi per dire che possono esistere mille visioni della stessa cosa e che la vita è piena di contraddizioni, che non si capisce dove possano trovare il punto di incontro, tipo "Parlano di pace e fanno la rivoluzione". Epperò, nonostante sembri che sia tutto un caos senza ordine e che il bandolo della matassa sia difficile da trovare, a un certo punto Francesco Gabbani apre uno squarcio di speranza e in fondo a quel tunnel, di tutto e del contrario di tutto, c'è la luce dell'amore. È lì che il disordine trova un punto di equilibrio, ma solo se si ha il coraggio di dirsi "Ti amo!", perché quello è il traguardo della corsa. O almeno questo è quello che ci è parso di capire. Quindi in sintesi: è tutto un casino di contraddizioni, in amore è la stessa solfa, ma se hai il coraggio di trovare le parole giuste tutto rientra nei ranghi dell'ordine.

E infatti il primo verso sembra aprire questo tipo di discorso con quella storia del "tu non dice, io non vedo", tipica dell'incomunicabilità d'amore, tanto per dirla in modo (quasi) poetico.

♪Tu non lo dici ed io non lo vedo
L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto
Un diluvio universale
Un giudizio sotto il tetto
Up con un po’ di down
Silenzio rotto per un grande sound
Semplici eppure complessi
Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi
Facili occasioni per difficili concetti
Anime purissime in sporchissimi difetti
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni♫

Poi arriva il momento in cui tenti di spiegare in pochissime parole (cosa a cui non è abituato Francesco Gabbani, sia detto) tutto quello che ti scorre nella testa e nel cuore quando ti innamori. Lì, però, potresti scontrarti con quell'altro piccolissimo problema: l'ineffabilità dei sentimenti. Se non si riesce a parlarne (o non si ha il coraggio di esprimerli) si genera un altro piccolissimo problema: "Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa". Cosa che, sia detto anche qui, potrebbe avere altre cause. Ma tant'è, è già tutto un casino così.

Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
E detto questo che cosa ci resta
Dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numero uno
Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno
Madre che dice del padre:
“Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale”

Poi arriva la massima esistenziale in chiave Gabbani, cioè che l'amore non ha nulla di normale. Sarà per quella storia che è pieno di contraddizioni, ovvio.

Ma l’amore di normale non ha neanche le parole
Parlano di pace e fanno la rivoluzione
Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore
Non c’è soluzione che non sia l’accettazione
Di lasciarsi abbandonati all’emozione

Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa


Infine Francesco Gabbani nella canzone di Sanremo prova anche a trovare quelle piccolissime parole che possano descrivere l'amore, però la soluzione in fondo stava in due soltanto "ti amo". Molto bene.

È la paura dietro all’arroganza
È tutto l’universo chiuso in una stanza
È l’abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta!
È l’abitudine nella sorpresa
È una vittoria poco prima dell’arresa
È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa

Insomma, con il testo di Viceversa Francesco Gabbani a Sanremo 2020 dice un sacco di cose, che potremmo sintetizzare così: la vita è piena di contraddizioni, l'amore è il territorio in cui le puoi sperimentare tutte, ma è anche la chiave di svolta che ti porta a trovare un equilibrio nel caos.

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