Sguardi rubati, risate, abbracci pieni di significato e milkshake, la serie Netflix Heartstopper riesce a essere piacevole senza stufare, gioiosa ma mai banale e confortante pur rompendo i cliché e creando una rappresentazione dell'adolescenza a cui non siamo certo abituati. Nelle recensioni l'aggettivo più ricorrente è "adorabile" e in molti l'hanno definita «l'anti-Euphoria». In effetti entrambe le serie hanno come protagonisti un gruppo di teenager contemporanei, ma il risultato non potrebbe essere più diverso. «I quindicenni di Heartstopper non si drogano, non bevono alcolici, non fanno sesso, imprecano e nemmeno litigano con i loro genitori», scrive infatti Rachel Aroesti sul Guardian.

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La serie, tratta dalla graphic novel di Alice Oseman (tre milioni di copie vendute) è stata accolta molto bene dal pubblico Netflix ed è rimasta al primo posto nella classifica Twitter di Variety per una settimana. Heartstopper è sostanzialmente una storia d'amore tra due ragazzini, ma è il modo in cui Oseman l'ha riadattata a partire dai suoi libri a renderla una dedica moderna e delicata agli adolescenti LGBTQIA+. Charlie ha 14 anni e una cotta per Nick, la star della squadra di rugby della scuola. Tutti sanno che Charlie è gay e questo non gli rende la vita facile nonostante il suo gruppo di amici sia sempre pronto a sostenerlo, anche di fronte a prese in giro e battute omofobe. Nick, invece, non ha idea di cosa gli stia succedendo: quando il suo sguardo incontra quello di Charlie, le emozioni si fanno più forti e sullo schermo svolazzano delle foglioline disegnate, reminder delle origini comic della serie. Gli attori sono tutti giovanissimi per scelta dell'autrice che voleva che i personaggi avessero effettivamente l'età di dei ragazzini delle medie. Eppure i sentimenti descritti non hanno nulla di puerile e non sono mai appiattiti o banalizzati.

Nick cerca spiegazioni su Google, fa un test online per capire qualcosa di più su quello che prova, ma le emozioni vanno molto più veloci di lui, cadenzate da DM scritti, cancellati e riscritti prima di inviarli. La risposta comunque è "bisessuale" anche se spiegarlo agli altri sembra decisamente più complesso che viverlo. Oseman si identifica come asessuale aromatica (una persona che prova poca o nessuna attrazione romantica o sessuale, ndr) e il suo sguardo caratterizza i suoi libri così come la serie.

«Le persone bisessuali e asessuali possono rivedersi totalmente nelle difficoltà di Nick», spiega al Guardian, «si tratta di orientamenti sessuali meno conosciuti ed è più probabile che tu riceva domande quando fai coming out». Heartstopper mette in scena diversi tipi di amore, valorizzandone la diversità con discrezione e semplicità. Attorno a Charlie e Nick gravitano altri personaggi come Elle, ad esempio, una ragazza trans interpretata dalla TikToker Yasmin Finney al suo debutto televisivo. «È davvero, davvero, davvero raro che di un personaggio trans non venga mostrata la disforia di genere, la depressione o il bullismo, ma solo gli aspetti positivi: l'amicizia, la chosen family, il trasferimento da una scuola maschile a una scuola femminile», ha detto Finney a PinkNews. «Viene messo in evidenza tutto ciò che è naturale nell'essere trans». Naturalezza: forse è questo il punto forte della serie. Perché, per quanto i primi amori possano sembrarci imbarazzanti e ingestibili, quello che provano Charlie e Nick quando le loro mani si sfiorano va ben oltre le etichette.