C'è stato un tempo in cui Twitter era il nostro rifugio. Quando non ne potevamo più delle bolle Instagram, delle polemiche, delle grafiche istruttive, delle #adv, potevamo tornare ai cari vecchi 280 caratteri dove sfogare i pensieri in libertà. Anche quando TikTok ha rivoluzionato il modo di concepire i social, il cinguettio costante e rassicurante dall'altra parte non ha mai smesso, con le notizie, i meme, i trend sui dibattiti più accesi del momento. Qualcosa, però, ora sta cambiando, si sente nell'aria. «Ho disattivato il mio account Twitter», ha scritto Gigi Hadid su Instagram, «da molto tempo, ma soprattutto con la nuova leadership, sta diventando sempre più un pozzo nero di odio e bigottismo. E non è un posto di cui voglio far parte».
Siamo giunti alla fine di Twitter? Sicuramente per il social è arrivata una fase di svolta. Ora che è stato acquisito da Elon Musk, è probabile che molte regole cambieranno. L'imprenditore, ad esempio, ha recentemente annunciato di voler introdurre una nuova norma per cui l’azienda comincerà a chiedere 8 dollari al mese a chiunque voglia essere "verificato" e quindi avere la spunta blu sul proprio profilo. Inoltre, in questi giorni, ha prima licenziato circa la metà dei dipendenti dell’azienda, poi chiesto a molti di tornare. A questo si aggiunge il fatto che Musk, che ha una certa reputazione in tema "politically correct", ha più volte volte manifestato di voler rivedere la policy di moderazione dei contenuti della piattaforma per combattere la «censura» e rendere il social un baluardo della «libertà di parola». «L’uccellino è libero» ha scritto l’imprenditore sudafricano una volta conclusa la trattativa.
Il problema è che, come fanno notare diversi utenti, attualmente il social sembra più che altro sempre più in balia degli umori del suo nuovo leader. Domenica sera, per esempio, Musk ha dichiarato che tutti i profili Twitter che imitano un’altra persona sulla piattaforma senza specificare apertamente di star facendo satira, verranno soppressi. Questo è successo dopo che, da giorni, diversi utenti con spunta blu twittavano fingendo di essere lo stesso Musk, con tanto di foto profilo dell'imprenditore da giovane per ironizzare sulla sua amministrazione.
Attualmente il futuro per l'uccellino blu è incerto: come ha fatto notare Hadid, potrebbe presto non somigliare più al luogo che conosciamo e, potenzialmente, anche diventare un Far West di odio online e fake news. Per questo c'è già chi fugge e si inizia a parlare di Mastodon, un social network che potrebbe costituire un'alternativa a Twitter e che, tra le altre cose, non è gestito da una singola azienda, ma da chiunque scelga di contribuire all’iniziativa. Non si tratta solo di voglia di novità, quindi, ma di una vera e propria forma di protesta per reclamare uno spazio di libertà che a lungo abbiamo creduto di avere.
