Che sarebbe stata un'edizione dei Golden Globes 2021 un po' strana lo avevamo già subodorato. E in effetti guardare la diretta quest'anno ci ha dato come un senso di straniamento. C'è stato un red carpet atipico senza celeb ma con le star del servizio sanitario che hanno curato i malati di Covid in quest'anno funesto. Le due presentatrici Amy Poehler e Tina Fey erano in co-conduzione da città diverse. I glitch hanno disturbato non poco i collegamenti in streaming con nominati e premiati e gli ascolti non stati propri brillantissimi. Ma sai che c'è? Chissene: le donne vincitrici ai Golden Globes 2021, ecco l'unica cosa di cui vogliamo parlare. Prima tra tutti: Laura Pausini che trionfa con Io sì/Seen di Diane Warren, soundtrack del film La vita davanti a sé con Sophia Loren. Good job, Laura!

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L’Italia trionfa ai Golden Globes 2021 con Laura Pausini e la bellissima Io sì/Seen del film La vita davanti a sé.

Golden Globes 2021, vincitori e gli highlights della serata che non ti puoi perdere

Nonostante l'anno orribile per i lavoratori dello spettacolo e le difficoltà nell'imbastire uno "show senza show" come sono stati i Golden Globes 2021, a vincere nelle sezioni più importanti, soprattutto quelle dedicate alle serie tv, sono stati personaggi imperfetti, donne fallaci che sognano, sbagliano, si rialzano. Non è un caso che a portarsi a casa il premio come Miglior Attrice in una mini-serie e Miglior Attrice in una Serie Drammatica siano state rispettivamente Anya Taylor-Joy de La Regina degli scacchi ed Emma Corrin di The Crown 4. Beth Harmon e Diana Spencer, le due donne interpretate da queste attrici ormai consacrate a una vita di successi, sono l'esempio perfetto di ciò che ci piace vedere in tv. Sono donne che non chiudono gli occhi davanti ai propri tormenti. Al massimo ci si buttano dentro, come fanno tutti, sperando che l'onda passi in fretta. Poi però si rialzano e la cavalcano, quell'onda, per vedere dove le porterà. Dolore o no, sconfitta o no. La Lady Diana della quarta stagione di The Crown (Netflix) è un personaggio realmente esistito, Beth Harmon è una summa di protagonisti del mondo degli scacchi, li contiene tutti ed è allo stesso tempo unica.

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Christopher Polk/NBC//Getty Images
Emma Corrin nel momento esatto in cui scopre di vincere il Golden Globes 2021.

Onore al merito per la regista Chloè Zhao, che, nella sezione dedicata alle pellicole con il suo Nomadland (già Leone d'oro a Venezia), ha stracciato un record. Uno di quelli che vorremmo non facesse notizia solo perché è, appunto, un riconoscimento una tantum. Ha vinto come Miglior regista, prima asiatica a portarsi a casa il riconoscimento. E seconda donna in assoluto ai Golden Globes dopo decenni. La prima è stata Barbra Streisand nel 1978 che ha twittato l'unica cosa che è possibile dire su questa storia: era ora.

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Chloè Zhao ai Golden Globes 2021.

Avremmo voluto che questo premio si sdoppiasse, che ne andasse un pezzettino anche ad Emerald Fennell (attrice che hai visto nei panni di Camilla in The Crown 4 ma anche bravissima regista), in lizza con il suo Promising Young Woman. Che non ha vinto nulla ed è un peccato, perché il film con Carey Mulligan è un bellissimo racconto della rape-society, degli strascichi che lascia anche quando sei una "giovane donna promettente" che può superare tutto, almeno per quello che si vede da fuori. Sarebbe stato ancora una volta il trionfo dell'imperfezione che va raccontato, del dolore che deve uscire a tutti i costi in qualche modo. Una mancata attenzione che si sente anche per I may destroy you su Netflix, sullo stesso tema, incredibilmente assente dalle nomination.

I Golden Globes sono da anni criticati aspramente per l'impronta razzista, sessista e auto-referenziale che ne ha dato la Hollywood Foreign Press Association, organizzatori e promotori dell'evento. Che spesso lasciano fuori, secondo criteri ormai inaccettabili, addetti ai lavori afroamericani, donne registe e chi più ne ha più ne metta. La vittoria di questi personaggi femminili, di queste donne dello spettacolo che si muovono in più ambiti e sono riuscite, in un anno davvero complicato per le produzioni audiovisive, a tirar fuori il meglio e il massimo dai loro personaggi, va comunque messa in evidenza. Fino alla prossima edizione, dove - si spera - parlare di donne vincitrici non sarà più fonte di stupore ma di quieta e consolidata normalità.

Tutti i vincitori dei Golden Globes 2021

Miglior film drammatico: Nomadland

Miglior Commedia: Borat 2 (Amazon Studios)

Miglior regista: Chloé Zhao, Nomadland

Migliore sceneggiatura: Aaron Sorkin, Il processo ai Chicago 7

Miglior serie, musical o commedia: Schitt's Creek

Miglior attore in una serie tv drammatica: Josh O'Connor (The Crown)

Miglior attrice in una miniserie o film tv: Anya Taylor-Joy (La regina degli scacchi)

Miglior attrice di commedia o musical: Rosamund Pike (I Care a Lot)

Miglior attore drammatico: Chadwick Boseman (Ma Rainey's Black Bottom)

Miglior serie drammatica: The Crown (Netflix)

Miglior attrice in una serie drammatica: Emma Corrin (The Crown)

Miglior attore in una miniserie o film tv: Mark Ruffalo (I Know This Much Is True)

Miglior attore in una commedia o musical: Sacha Baron Cohen (Borat 2)

Miglior attrice in un film drammatico: Andra Day (The United States vs. Billie Holiday)

Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)

Miglior attrice non protagonista: Jodie Foster (The Mauritanian)

Miglior attrice in una serie tv commedia: Catherine O'Hara (Schitt's Creek)

Miglior attore in una serie comica: Jason Sudeikis (Ted Lasso)

Miglior miniserie o film tv: La regina degli scacchi (Netflix)

Miglior attore non protagonista in una serie o film tv: John Boyega (Small Axe)

Miglior attrice non protagonista in una serie o film tv: Gillian Anderson (The Crown)

Miglior canzone: Io Si (Seen) per La vita davanti a sé (Netflix) - Diane Warren, Laura Pausini, Niccolò Agliardi

Miglior colonna sonora cinematografica: Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste per Soul

Miglior cartoon: Soul (Walt Disney Pictures)

Miglior film straniero: Minari