Non si pensi che, mentre posta foto al mare e video dei suoi bambini in vacanza, Chiara Ferragni non sia al passo con le vicende politiche. Evidentemente, un po' come noi, anche lei sta vivendo questa fine di agosto con in mente il 25 di settembre, le elezioni e quello che queste comporteranno per l'Italia. Tra una story del suo ultimo giro in barca e una per pubblicizzare i suoi nuovi orecchini, infatti, non ha dimenticato di dire la sua una questione tanto delicata quanto cruciale. Ferragni ha pubblicato un post di The Vision dal titolo «FdI ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni». «Ora», ha commentato l'imprenditrice digitale, «è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano».

chiara ferragni si schiera per il diritto all'aborto contro fratelli d'italiapinterest
Instagram Stories / @chiaraferragni

Sappiamo che l’applicazione della legge 194 è ormai a rischio in tutta Italia, con 7 medici su 10 che sono obiettori di coscienza. Come ha fatto notare anche un recente articolo del Guardian, però, le regioni governate dalla destra sono quelle dove la situazione è più critica. «Le Marche», si legge nel magazine britannico, «descritte come un "laboratorio" per le politiche di Fratelli d'Italia, forniscono un'idea di ciò che potrebbe accadere se la coalizione guidata dal partito e che include la Lega di estrema destra di Matteo Salvini, che è ugualmente contraria all'aborto, conquistasse il potere».

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Secondo le deputata PD Lia Quartapelle, la situazione è grave. «Nelle Marche», ricorda su Instagram, «il 71% dei medici è obiettore e non si può usare la pillola abortiva nei consultori. In Abruzzo, Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, ha presentato una legge per fare il cimitero dei feti senza il consenso dei genitori e non si può usare la RU486 negli ospedali. In Piemonte, un assessore di Fratelli d'Italia ha dato 400.000 euro di soldi pubblici alle associazioni anti-aborto e non si può usare la pillola abortiva nei consultori. In Umbria, la destra ha eliminato la possibilità di usare la pillola abortiva in day hospital». Le idee di Giorgia Meloni e Matteo Salvini sul tema, del resto, sono molto chiare: «Noi siamo per la difesa della vita sempre e comunque», ha dichiarato il segretario della Lega l'anno scorso, «L'Italia del futuro, il nostro modello, sono i centri di aiuto alla vita, non le pillole abortive regalate per strada a chiunque».

Giorgia Meloni ha fatto sapere che il suo programma non prevede l'abolizione della legge 194, ma è proprio guardando il modo in cui la destra si muove a livello locale che si capisce che non è quello il punto. Anche senza toccare la legge, si può, di fatto, rendere le Ivg impraticabili e smantellare, pezzo dopo pezzo, quella libertà delle donne che, da tempo, tendiamo a dare per scontato. «Non c'è bisogno di aspettare il 26 di settembre per sapere quello che la destra e Giorgia Meloni vogliono fare al diritto all'aborto e alla possibilità di scelta delle donne in Italia», ha concluso Quartapelle, «Non basta essere una donna per stare dalla parte delle donne».