Qualche anno fa ho deciso di prendermi un periodo sabbatico e andare a fare la volontaria in un centro di aiuto per koala. Posso dire di aver fatto la gavetta: il mio primo compito da koala keeper è stato quello di badare ai più anziani. Le prime settimane, lontano dagli occhi indiscreti dei visitatori, ho vissuto tra questi orsetti pieni di tosse, cataratta e dolori ossei per riuscire a tenersi agli alberi. Ma, nonostante non corrispondessero esattamente al mio immaginario di bambina, come potevo non amarli?

Prima di partire per l'Australia alla volta di Brisbane pensavo di conoscere tutto dei koala, grazie ai documentari naturalistici di Piero Angela e gli speciali della domenica di Licia Colò. Ma la verità, è che non ne sapevo niente. Sono bastati pochi giorni per accorgermi che i koala sono esserini speciali, per via di una moltitudine di particolari bizzarri che faranno capitolare anche il tuo cuore!

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Alice Avallone
Il cibo dei Koala è a chilometro zero.
  1. Sono guru indiscussi del relax
    I koala sono un esempio di vita per tutti: dormono immobili quasi tutto il giorno, si svegliano di notte per mangiare leggero, e fanno l’amore per tre mesi all’anno. Impossibile non invidiare la loro capacità di rilassamento. Ogni spostamento o imprevisto li destabilizza, anche a livello fisico. I koala, infatti, hanno un cervello grande come una pallina da pingpong, che fluttua immersa in un fluido cerebro-spinale. Quando si muove, il suo giramento di testa è molto simile al mal di macchina. Accarezzarli o prenderli in braccio è fonte di enorme stress per loro, tanto da venir condannato come reato dalla giustizia australiana. I koala sono disinteressati alle dimostrazioni di affetto anche per una ragione meramente fisica: non hanno la cassa toracica. O meglio, ne hanno una molto piccola, di appena undici vertebre e relative costole. Se provi a tirarlo su come un bimbo, si sente vulnerabile e sfodera i suoi artigli (e in più, lo ricordiamo, rischi pure di prenderti una multa). In compenso, hanno un dorso curvo e un cuscinetto di cartilagine che avvolge la colonna vertebrale e che rende loro assai comodo sedersi sui rami. Ecco perché non è raro sorprenderli tra le fronde degli alberi in bizzarre pose plastiche che renderebbero orgoglioso ogni maestro di yoga.
    Sono bastati pochi giorni per accorgermi che i koala sono esserini speciali
  2. Il loro cibo è a metro zero
    I koala non bevono quasi mai e mangiano fino a un chilo di foglie di eucalipto al giorno (da dove prendono liquidi). In realtà, non di qualsiasi eucalipto: tra le 600 specie diverse esistenti, ne preferiscono solo un paio. Hanno una coppia di incisivi centrali ingialliti dalle foglie, e una serie di molari in fondo alla bocca; con i primi strappano l’eucalipto, facendolo scivolare dentro in modo obliquo, e con i secondi lo riducono in poltiglia. Una delle caratteristiche dell’eucalipto è la sua tossicità quando assunto in dosi massicce: solo l’apparato digerente del koala sa rielaborare queste sostanze che contengono appena 15 calorie ogni 100 grammi. È questo il motivo della loro pigrizia congenita: non possono permettersi di sprecare energie. E con questa scusa, dormicchiano 20 ore su 24. Hanno un naso molto grande e un olfatto sviluppatissimo per fare questa selezione, e conservano, per gli spuntini, scorte di foglie nelle loro guanciotte. Inoltre, cercano di spostarsi il meno possibile per fare pranzo e cena, preferendo così un’alimentazione che più local di così non si può.
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    Alice Avallone
    Gli incendi in Australia hanno messo in serio pericolo la vita dei koala.
  3. Hanno il marsupio come i canguri
    È una cosa che spesso si dimentica: anche loro hanno il marsupio, proprio come i canguri, i wombat e i diavoletti della Tasmania. Ma facciamo un passo indietro. Nella stagione degli amori (tra dicembre e marzo, nell’estate australe), i koala maschi marcano il territorio strofinando contro i tronchi una ghiandola odorosa posta in mezzo al loro petto: questo gesto, accompagnato da una sorta di muggito lamentoso, permette loro di attirare la propria partner senza dover combattere fisicamente. Dopo l’accoppiamento, la mamma koala mette al mondo un cucciolo minuscolo e senza pelo, molto più simile a un feto. Questo passa subito nel marsupio che, a differenza dei canguri, nei koala è rivolto verso il basso e in una posizione un po’ decentrata. Lì dentro, in sei mesi, il piccino termina lo sviluppo nutrendosi di latte materno e piccole quantità di un secreto dell’intestino cieco, contenente enzimi e fermenti per la digestione dell’eucalipto e delle sue sostanze tossiche. Solo dopo altri sei mesi trascorsi tra il dorso e il marsupio della madre, il cucciolo inizia a prendere confidenza con il mondo che lo circonda. Ma con una differenza sostanziale tra maschi e femmine…
  4. Le femmine koala sono più mature
    Non solo di questa specie animale, starai pensando! Ebbene sì, si conferma il luogo comune: se le piccole koala sono già mature (anche sessualmente) e indipendenti al compimento del primo anno, i baby koala maschi lo diventano tra il secondo e il terzo anno di vita, un periodo molto più lungo dunque che passano mai troppo lontani dalla loro mamma. Anche le differenze fisiche di questo mammifero sono sostanziali. A seconda del sesso, il koala misura tra i 60 e gli 85 cm e ha un peso che varia tra i 5 e i 14 kg; dunque le femmine sono più piccole e leggere, e anche più longeve: possono superare anche i venti anni. I maschi si riconoscono principalmente dal profilo greco, da una macchia marrone sul petto e da un organo genitale biforcuto. E le femmine, a loro volta, hanno una doppia vagina. C’è una particolarità straordinaria li accomuna: le loro dita sono prensili, e due di queste sono unite come nel saluto vulcaniano diventato popolare grazie alla serie televisiva Star Trek. E soprattutto, hanno le impronte digitali come gli umani e i primati: è quasi impossibile distinguerle dai nostri polpastrelli anche al microscopio elettronico.
  5. Si fanno beatamente i fatti loro
    Vuole star per conto proprio il koala, al motto di vivi e lascia vivere. Anche guardarli negli occhi, crea loro parecchio stress. I koala keeper questo lo sanno, ad esempio, e cercano di non cercare mai il contatto visivo, e muovendosi con estrema calma e delicatezza. Dopo una caccia molto intensa negli anni Trenta, la specie è stata dichiarata “vulnerabile” dal governo australiano, ovvero da tenere d’occhio perché potenzialmente a rischio estinzione. Escluso l’uomo (e i dingo, nel caso cadesse accidentalmente da un albero), il koala non ha nemici animali che lo minacciano e difatti ha una vista poco sviluppata proprio perché non ha nessuno da avvistare in anticipo.
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Alice Avallone
Puoi adottare un koala per evitare la loro estinzione.

Oggi i veri avversari sono i cambiamenti climatici, e gli incendi.

25.000: è questo il numero dei koala morti negli incendi in Australia nella sola piccola Kangaroo Island a largo di Adelaide, secondo il New York Times. Ma a impressionare ancora di più è la stima complessiva dei decessi nel regno animale: un miliardo, insetti compresi. Dati allarmanti, dunque, per la complessa biodiversità di un Paese che ospita tra le 600.000 e le 700.000 specie, la maggior parte delle quali non si trovano in nessun'altra parte del mondo. Ecco perché ci abbiamo perso tutti, anche qui nell’altro emisfero.

Grazie alla Rete, qualcosa si può fare: adottare un marsupiale a distanza, con l’Australian Koala Foundation (AKF), una delle principali organizzazioni senza scopo di lucro e non governativa dedicata alla tutela dei koala e del loro territorio. Puoi scegliere tra un cucciolo, un adulto, o una mamma con piccino - tutti ospiti dei centri di aiuto per questi marsupiali. Una volta fatta la sottoscrizione, riceverai un certificato di adozione personalizzato con il nome del tuo koala, una lettera di benvenuto al programma, adesivi e altri gadget. E potrai anche andarlo a trovare se ti trovi nei paraggi. Insomma, ecco una scusa in più per prenotare subito un viaggio in Australia.