I social hanno decretato l'ultimo trend 2024 (anche) in tema di capelli. Anzi, a dirla tutta sembra che proprio il web abbia riscoperto una nuova ossessione per l'haircare e si stia via via riempendo di tutorial e recensioni di figure esperte che dicono la loro sugli argomenti legati alla cute e alla salute dei capelli. Sulla scia di una maggiore promozione verso la cura di sé, TikTok e Instagram pullulano di video di beauty addicted che mostrano la loro haircare routine mostrando risultati prima e dopo che catturano subito l'attenzione degli utenti. Tra tutti, il trend più chiacchierato in assoluto è quello dell'hair oiling, una tecnica che combina una serie di oli naturali per rendere i capelli più sani, folti e luminosi in pieno stile Clean girl. Tuttavia, dietro i risultati quasi miracolosi mostrati sui social ci sono alcune cose da fondamentali da sapere per evitare di danneggiare i capelli. La tricologa Silvia Cecchinato, founder del brand di haircare Keramos, ha chiarito a Cosmopolitan Italia gli aspetti principali che riguardano l'argomento.

hair oiling fa davvero bene ai capellipinterest
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Cos'è l'hair oiling e perché è diventato così noto?

«L’hair oiling è una tecnica antichissima che si utilizzava fin dall'antico Egitto per nutrire e profumare cute e capelli. È una tecnica che si è tramandata nel tempo proprio per la sua efficacia e ci sono comunque degli studi che hanno evidenziato la sua funzionalità in tricologia. Questo è dato dal fatto che il mix di oli vegetali e il mix di oli essenziali nutrono davvero la pelle del cuoio capelluto e i follicoli. In più hanno un'azione lenitiva, antibatterica e riequilibrante che, con l'applicazione costante, consenti di ottenere dei capelli visibilmente più sani. Gli oli essenziali utilizzabili sono l'olio al rosmarino, l'olio essenziale di menta, l'olio essenziale di lavanda e l'olio essenziale di tea tree. Invece gli oli vegetali che faranno da vettori sono l'olio di ricino, l'olio di argan, l'olio di oliva, l’olio di mandorle, l’olio di semi di lino. È fondamentale che siano tutti rigorosamente ad uso cosmetico e non alimentare. Se no davvero i danni al cuoio capelluto sono dietro l'angolo!».

Questo trattamento funziona sempre?

«Non ci si può aspettare una ricrescita di capelli laddove non c'è una predisposizione genetica o laddove i follicoli sono chiusi, né ci si può aspettare un cambiamento radicale della chioma come ci mostrano molte influencer. Tuttavia è senza dubbio un trattamento coadiuvante per contrastare l'indebolimento generale della capigliatura e la caduta dei capelli. Keramos, ad esempio, crede molto nell’utilizzo di mix di oli vegetali ed essenziali perché capaci di ottenere risultati concreti con l’utilizzo costante. Gli studi condotti hanno comparato soprattutto l’olio essenziale di rosmarino, applicato con un olio vettore, con il Minoxidil (il farmaco più noto per contrastare la caduta e il diradamento dei capelli) ed è emerso che l'olio essenziale di rosmarino ha un efficace attività anti androgenica (ovvero, contro la caduta dei capelli), però questi studi sono in bassissima scala e non ci danno ancora un'idea della reale funzionalità dell'utilizzo degli oli per i capelli».

L'hair oiling è adatto a tutti?

«L’hair oiling è una pratica che però non tutti possono mettere in atto perché va considerato lo stato del cuoio capelluto. Il mix di oli infatti, se non usato adeguatamente, può andare ad irritare la cute o a portare a maggiore desquamazione. In generale, però va applicato con la frequenza di almeno una volta alla settimana con un tempo di posa che varia da 1 a 4 ore, e sempre pre shampoo e a capelli asciutti. L’importante è non eccedere nel tempo di posa e non avvolgere i capelli in una pellicola o in un asciugamano. Una volta trascorso il tempo di posa l'ideale per rimuovere il mix di oli è detergere direttamente cute e capelli con shampoo diluito in un po' d'acqua. Se necessario, sopratutto in caso di cute grassa, si consiglia di fare due passaggi di shampoo».