I capelli biondi, amatissimi DA SEMPRE. E infatti, tra le tinte per capelli, pare che sia il biondo quella più richiesta nei saloni. Dal platino al miele passando per il biondo cenere, senza dimenticare l'ultima tendenza, cioè il bronde, sono tante le tonalità possibili per i capelli biondi. Ecco allora una guida (con tanto di "istruzioni per l'uso") per orientarsi nel mondo dei capelli biondi e di tutte le possibili sfumature.

Le tonalità più chiare: il biondo platino

Il biondo platino illumina il viso e ricorda l'allure degli Anni '50, ma oggi può assumere anche una connotazione molto rock. Da osare solo se si parte da una base di biondo chiaro o medio (serviranno comunque diverse decolorazioni prima di arrivare al risultato ideale) e se si ha la possibilità di dedicargli tutte le cure che richiede (dai prodotti specifici da usare a casa ai trattamenti professionali).

Le tonalità medie: il biondo miele

Il biondo caramello è un colore caldo, declinabile in diverse sfumature. Le tonalità più scure donano alle carnagioni dorate, mentre quelle dorate si sposano bene con incarnati medi e occhi chiari. Le tonalità più fredde, infine, sono adatte alle carnagioni chiare.

Le tonalità più scure: il bronde

Una volta c'era il biondo cenere, una sfumatura perfetta per le carnagioni chiare con sottotono freddo. Oggi invece c'è il bronde, termine nato dalla fusione tra brown e blonde per indicare una tinta che fonde il castano moka e il biondo miele, ricreando l'effetto della luce estiva sui capelli.

Come ravvivare i capelli biondi con i colpi di sole

Nonostante la carica di shatush, balayage, ombré & co, i colpi di sole rimangono sempre in voga tra chi vuole schiarire il colore dei capelli ottenendo un risultato naturale. Sulle basi biondo cenere o dorate, riflessi caldi o color miele illuminano la chioma senza creare contrasti eccessivi; le basi più chiare, invece, si prestano a schiariture in tonalità fredde.