Nato inizialmente su TikTok per diffondere una cultura del lavoro basata sull'equilibrio tra vita professionale e privata – i cui confini devono essere ben delimitati per garantirsi una definizione di sé al di fuori di quello che si fa di lavoro –, il fenomeno ha raggiunto tale popolarità da trovare estensione in altri territori, plasmandosi così anche nel mondo del beauty. In particolare, il Quiet Quitting sta riscuotendo particolare successo nell'ambito della skincare, settore che in questo 2022 ha raggiunto livelli di sovrasaturazione imparagonabili tanto sul mercato che sul fronte tendenze, causando una conseguente sopraffazione negli utenti, che non riescono oggi a distinguere ciò che è davvero necessario per il benessere della pelle e ciò che non lo è.

Quiet Quitting: cos'è e a cosa serve nella cura della pelle

Come sempre quando si arriva a situazioni-limite come quello del burnout sul lavoro, le opzioni che si aprono davanti a sé sono due: lasciarsi schiacciare o riprendere il controllo.

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Catherine Falls Commercial//Getty Images

Declinato in tema skincare, questo si traduce nella ricerca di un nuovo minimalismo, improntato sulla creazione di routine essenziali, spogliate di tutto quello che non serve al fine di garantire il massimo beneficio e performance della pelle senza stressarla e stressarsi con molteplici e complesse stratificazioni. Il tutto a favore di una routine di bellezza moderata, essenziale ed efficace.

Quiet Quitting: i prodotti essenziali per una skincare minimalista

Skincare routine complicate, alternate tra loro senza sosta al fine di ottenere in poco tempo un ben preciso risultato, sono spesso la causa alla base di eruzioni cutanee, sfoghi, irritazioni e acne. Come racconta a Glamour UK Marc Elrick, fondatore di Byoma, la cosa fondamentale da mettere in pratica oggi è mettere da parte prodotti e rituali che mirano a dare piccole soddisfazioni nel breve termine, riportando l'attenzione alla cura della barriera cutanea, del suo nutrimento e idratazione, fondamentali perché la pelle possa auto-gestirsi e difendersi dalle minacce esterne. Una routine troppo strutturata potrebbe anche diventare controproducente laddove, rotto il circolo dello smartworking, il tempo a disposizione si rivela troppo poco per eseguire tutto con i dovuti accorgimenti.

Ecco quindi che i prodotti davvero necessari per una skincare minimalista si riducono all'osso, garantendo maggior flessibilità e benessere alla pelle. Tra questi, i dermatologi consigliano di limitarsi all'utilizzo del detergente, del siero, della crema idratante e della protezione solare, da scegliere in funzione del proprio tipo di pelle.

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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.