Sono tanti, tantissimi, piccoli e grandi, chiari e scuri, sul viso e sul corpo. I nei fanno parte della nostra pelle dalla nascita e ci accompagnano nella crescita ma oltre alle poche nozioni base, possiamo dire di conoscerli davvero a fondo? Data la loro intrinseca importanza e la rilevanza della prevenzione ai tumori della pelle abbiamo deciso di stilare una guida ai nei con l'aiuto di un esperto per rispondere alle questioni fondamentali: cosa sono i nei? Quando andare a farli controllare? Possiamo togliere i peli al loro interno? Come funziona l'asportazione? A guidarci in questo mondo ci pensa la dottoressa Roberta Galletti, dermatologa di MioDottore che aderisce al progetto di video consulenza attivato dalla piattaforma.


Cosa sono i nei?

"I nei o nevi melanocitari sono tumori benigni della pelle dovuti a una proliferazione circoscritta di melanociti a livello cutaneo. Si presentano come macchie di colore variabile dal marrone chiaro al marrone scuro fino al nero o al blu. Esistono nei congeniti che compaiono alla nascita o nella prima infanzia. Vengono classificati in base alle loro dimensioni finali in nevi congeniti piccoli, di dimensioni inferiori a 1,5 cm, nevi congeniti di medie dimensioni, se la dimensione è compresa tra 1,5 e 20 cm, e nevi congeniti di grandi dimensioni, quando superano i 20 cm di diametro massimo. L’altra tipologia di neo molto comune è rappresentata dai nevi melanocitari acquisiti che compaiono successivamente all’età infantile e si suddividono in dermici, giunzionali o composti a seconda di dove si raggruppano i melanociti proliferati (rispettivamente nella giunzione dermoepidermica, nel derma o in entrambi).

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Rochelle Brock / Refinery29 for Getty Images//Getty Images

Possiamo togliere i peli dai nei?

"Alcuni nevi possono presentare dei peli al loro interno, a volte terminali per cui grossi e scuri. In particolare i peli li riscontriamo nei nei congeniti e in quelli dermici. I peli possono essere rimossi dal neo sia eliminando solo il fuso, per esempio con rasoio o forbicine, sia rimuovendo anche la radice del pelo. In questo caso si possono utilizzare le pinzette, la ceretta o l’epilatore cercando di essere il meno traumatici possibile. Inoltre è possibile effettuare anche l’elettroepilazione. Invece sconsigliatissimo effettuare il laser o la luce pulsata per rimuovere i peli dai nei perché possono causare delle modifiche da fotoattivazione delle lesioni".

Ogni quanto bisognerebbe far controllare i nei?

"I nei vanno fatti controllare da uno specialista dermatologo che effettua un controllo clinico e con dermatoscopio. La cadenza varia da paziente a paziente a seconda di diversi fattori tra cui il numero complessivo di nei, eventuale familiarità per tumori della pelle, pregresse scottature o ustioni solari, fototipo. Oltre ai controlli di prevenzione è fondamentale l’utilizzo di una corretta fotoprotezione in ogni caso di fotoesposizione con un SPF alto ricordandosi di rinnovare l’applicazione del prodotto fotoprotettivo ogni 2 ore circa e applicandone la corretta quantità (corrispondente a 2 grammi per cm quadro). È importante applicare la protezione solare su tutta la pelle e non solo sui nei in quanto ormai è assodato che la maggior parte dei melanomi insorge su cute sana, e solo raramente su nei preesistenti".

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Caroline Tompkins / Refinery29 for Getty Images//Getty Images

Quali sono i segnali che ci fanno capire che è necessario rivolgerci a un medico?

"È importante ricordarsi la regola del ABCDE dove A sta per asimmetria, B per bordi, C per colore, D per dimensioni, E per evoluzione. Per cui in caso di modifiche di forma, colore, dimensioni, o nel caso in cui la lesione da piatta diventi rilevata, è fondamentale fare una visita specialistica in breve tempo. Altri segnali che ci devono spingere a fare un controllo sono la comparsa di prurito, sanguinamento spontaneo, comparsa di chiazze eritematose intorno al neo".

Che tipologie di controlli esistono?

"Il controllo dei nei viene effettuato da un medico specialista in dermatologia che fa un controllo clinico e con l’ausilio del dermatoscopio. La dermatoscopia, nota anche come epiluminescenza, è una metodica diagnostica non invasiva che consente di osservare parametri altrimenti non visibili a occhio nudo. Oltre alla dermatoscopia manuale esiste la dermatoscopia digitale, o videodermatoscopia, in cui lo strumento, quasi sempre una telecamera ad alta risoluzione è collegata a un PC. Con questo sistema è possibile avere un ingrandimento di 200X e acquisire e memorizzare le immagini per un successivo controllo. La dermatoscopia digitale è un esame di secondo livello rispetto alla dermatoscopia manuale e viene fatta solo a pazienti con certe caratteristiche".

Come avviene l’asportazione?

"Nel caso in cui un neo presenti delle atipie cliniche, ma soprattutto dermatoscopiche è necessario procedere all’asportazione chirurgica della lesione al fine di fare un esame istologico diagnostico. L’asportazione viene fatta in anestesia locale tenendo dei margini di rispetto dalla lesione che variano a seconda del sospetto e del tipo di lesione. Nel caso in cui l’esame istologico fosse dirimente per la diagnosi di melanoma sarà necessario procedere con successivi interventi o accertamenti".

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Francesca Scrimizzi
Beauty Editor

Scrivo di bellezza, il mio primo grande amore, e di piaceri. Plasmata dagli studi in lingue e pubbliche relazioni, sono a mio agio in mezzo alla gente, in contesti internazionali e sempre diversi. Tra le cose che amo: i trattamenti, il Nord Europa, i festival, l’antropologia culturale e i profumi maschili.