La battuta (estremamente sessista) sulla sindrome premestruale, anche detta PMS dall'inglese premenstrual syndrome, è ciò che più manda le ragazze fuori di testa... ma se l'hai provata (e l'hai provata!) sai cosa vuol dire. Ci sono poche cose così brutte come vedere il tuo corpo gonfiarsi una volta al mese per la ritenzione idrica, o avere un mal di testa totalizzante per una settimana solo perché ti deve venire il ciclo. Quindi sì, magari sei più irritabile e nervosa, ma è comprensibile che chi soffre praticamente metà del mese sia facilmente suscettibile e arrabbiato, no?

Una piccola percentuale delle donne, poi, sta ancora peggio per via del disturbo distrofico premestruale, che essenzialmente è la versione più arrabbiata e cattiva della PMS e porta anche a depressione acuta! Purtroppo gli effetti sono peggiori perché impattano non solo nel momento in cui deve arrivare il ciclo ma a livello più in generale nella vita personale e quotidiana, creando forti difficoltà soprattutto nelle due settimane pre-ciclo.

Due specialisti, il Dottor Shari Lusskin, professore in psichiatria, ginecologia e scienza riproduttiva alla Mount Sinai's Icahn School of Medicine, e la Dottoressa Alexandra Sacks, una psichiatra di New York, spiegano perché il disturbo distrofico premestruale è così terribile, e cosa guardano nelle pazienti per effettuare la diagnosi.

Le cause

Come per la maggior parte dei disturbi di noi donne, purtroppo, i dottori non sono sicuri di quali siano le cause del disturbo distrofico premestruale. La teoria più comune è che provenga dai forti sbalzi ormonali che avvengono quando si ha il ciclo.

"Nelle donne con questo disturbo, il cambio di ormoni può colpire i livelli di serotonina, l'ormone che regola tutte le esperienze emozionali, fisiche e comportamentali e crea sbalzi d'umore, poca concentrazione, sonno e dolori diffusi", dice la Sacks.

Secondo questa teoria gli ormoni e il cervello sono collegati da un sistema chiamato asse ipotalamo-iposifi-gonadico, e attraverso questo sistema la fluttuazione ormonale prodotta dalle ovaie impatta certe parti del cervello che regolano l'umore. La Sacks ha però chiarito che le donne con il disturbo distrofico premestruale non per forza hanno sbalzi ormonali o problemi fisici, ma dipende da quanto sensibili sono ai livelli di ormoni presenti nel corpo.

Disturbo Distrofico Premestruale vs. Sindrome Premestruale

Secondo uno studio condotto nel 2018 in Clinical Obstetrics and Gynecology, tra il 3 e l'8% delle donne soffre di disturbo distrofico e solo nel 2013, per la prima volta, è stato pubblicato un libro a riguardo chiamato DSM-5. "Questo libro ha aiutato moltissimo le donne che ne soffrono nel mondo", sostiene la Sacks. "E ci fa capire quanta ricerca serva ancora per aiutare le donne con la loro salute mentale".

La Lusskin afferma che "L'80% delle donne soffre di sindrome premestruale" e soffre di cambiamenti d'umore e nel corpo (gonfiore o dolore al seno incluso). "Ma la diagnosi non è disturbo distrofico se non è presente una forte depressione che mette alla prova ogni giorno durante e prima del ciclo".

I sintomi sono simili alla sindrome premestruale ma molto più forti. La Sacks spiega che per diagnosticare il disturbo distrofico un dottore guarda se ci sono cinque o più sintomi comportamentali, emozionali e fisici. Sbalzi d'umore, ansia, sentirsi senza speranze, poca concentrazione, minore appetito, problemi a dormire, seno doloroso e gonfiore sono alcune delle cose che fanno pensare al problema. E sono così forti che impattano tutti gli aspetti del quotidiano.

Disturbo distrofico premestruale vs. depressione clinica

Se questi sintomi sono familiari, vuol dire che forse ne soffri anche tu. Ciò che però ne rende la diagnosi problematica è che può essere facilmente confuso con depressione e ansia. La Lusskin spiega che una delle differenza chiave tra le due è che il disturbo distrofico è solo relativo al ciclo e non persiste tutto il mese. I sintomi dovrebbero iniziare intorno al periodo dell'ovulazione e terminare subito dopo l'inizio del ciclo.

Per la diagnosi, la Lusskin spiega che il dottore discute e chiede i sintomi presenti in quel particolare momento e non nella vita di tutti i giorni o nel passato. Quello che il dottore cerca, poi, sono i sintomi che durano tutto il mese ma che diventano particolarmente acuti durante il ciclo.

La Sacks, poi, aggiunge che il dottore chiederà dei sintomi che precedono e accompagnano il ciclo solitamente, ma può anche chiedere di controllare se i sintomi persistono per più di due mesi consecutivi prima di fare una diagnosi e prescrivere una cura.

La cura

Anche se i sintomi sono simili, differenziare e fare la diagnosi giusta è molto importante. E sarà i medico ad indicare quale sia la cura migliore. La Sacks aggiunge, inoltre, che i dottori consigliano anche sedute dallo psicologo, sport, smettere di bere alcol, diminuire la caffeina e gli zuccheri, e più in generale cercare di avere uno stile di vita sano.

La cosa importante da sapere è che la cura è individuale e soggettiva. Anche se la cura vera e propria non esiste, ci si può aiutare in vari modi.

DaCosmopolitan US
Headshot of Hannah Smothers
Hannah Smothers

Hannah writes about health, sex, and relationships for Cosmopolitan, and you can follow her on Twitter and Instagram. Her work can also be found in the Cut, Jezebel, and Texas Monthly.