La tua relazione è finita? Dirsi addio non è mai facile, anche se le cose tra di voi non andavano per niente bene. Perché lasciarsi scatena sempre emozioni forti, legate alla sofferenza e alla frustrazione che si prova nel mettere un punto a una storia d’amore. E spesso tutta questa emotività non è facile da gestire e può durare anche per lungo tempo. Uno studio afferma che ci vogliono 11 settimane per smaltire la fine di un rapporto sentimentale, senza vivere più all’insegna della rabbia, del dolore e soprattutto del senso di vendetta. Eppure c’è un’altra strada per affrontare la separazione in modo più sereno e nel rispetto dei sentimenti che ci sono stati tra di voi. Perché magari più in là, potete anche diventare dei buoni amici. Ne abbiamo parlato con Nicoletta Suppa, psicoterapeuta e sessuologa, che ci ha spiegato come affrontare una rottura senza rancore.

Perché lasciarsi ti rende arrabbiata e vendicativa

“Chiudere una relazione può rappresentare una ferita emotiva che ha bisogno di tempo per rimarginarsi, tanto più profonda quanto più si erano riposte aspettative nel rapporto, al di là della durata effettiva. Quando ci si separa, si contattano quelle che sono le nostre paure più profonde: quella della solitudine e quella dell'abbandono. Al di là di chi è stato a lasciare, la fine di una relazione riporta a questa condizione dell'essere soli, di non avere più un punto di riferimento come quello del partner. Tutte le paure più infantili e, se vogliamo primitive, scatenano reazioni emotive anche molto violente e pervasive. Tra di esse, la prima è senza dubbio la rabbia e il desiderio di vendetta, perché si vive un senso di ingiustizia rispetto al fallimento della storia e anche rispetto al dovere adesso stare soli, con il peso di non essere più amati come noi vorremmo e di dover ricominciare tutto da capo. Anche chi lascia può provare rabbia, ad esempio per il comportamento dell'altro oppure per le aspettative deluse. Mentre chi viene mollato tira fuori rabbia perché sente di aver subito una decisione altrui. E quando ci si molla di comune accordo? Anche in questo caso la separazione può lasciare strascichi emotivi importanti, perché si può provare un senso di fallimento comune e la paura di ritrovarsi soli".

Perché è difficile chiudere in modo amichevole

"Le difficoltà hanno a che fare proprio con le emozioni negative che la fine di una relazione comporta. Molto spesso sul piano più razionale si giunge a questa decisione in maniera chiara, anche da entrambe le parti: si comprende che non si può più andare avanti nel rapporto e che separarsi è la scelta migliore da fare. Eppure la relazione può andare avanti ancora per molto, perché questa presa di coscienza non basta, è necessario affrontare le paure, le situazioni irrisolte, spesso la dipendenza affettiva dall'altro. Quindi le difficoltà di chiudere sono emotive, non sempre consce e soprattutto sono difficoltà che riguardano la singola persona, hanno a che fare con un aspetto egoistico, infantile, legato alla non capacità di sperimentarsi da soli. Si resta legati, dunque, per continuare a soddisfare bisogni privati e a colmare dei vuoti che ci sarebbero chiudendo i rapporto. Si va dai bisogni più profondi, come quelli di appartenenza, di contenimento, di rassicurazione, di rispecchiamento, a bisogni più concreti come avere sempre qualcuno con cui condividere il quotidiano o la necessità di mantenere inalterate le proprie abitudini".

I tempi necessari per metabolizzare la rottura

"Non esiste una tempistica valida per tutti nel venir fuori da una relazione, al di là della durata della stessa. Molto dipende da quanto si è investito in questo rapporto, da quanto la propria vita è stata basata su questa relazione e così la visione del futuro. Ci sono amori talmente profondi che hanno bisogno di moltissimo tempo per lasciare spazio ad altro, e altri che sebbene protratti nel tempo, forse sono già finiti molto prima della separazione, per cui è necessario un tempo più ristretto per superarli. Poi ci sono amori molto passionali, ma fugaci, in cui si sperimentano sentimenti forti, travolgenti, ma che si spengono in tempi brevi. Ciò che aiuta a definire il tempo necessario a metabolizzare la rottura è la percezione della tua identità al di là dell'altro: nel momento in cui si è capaci di vedersi individui, svincolati dall'ex, allora vuol dire che si è metabolizzata la chiusura. Si è quindi capaci anche di ricordare esperienze positive o negative della storia senza farsi più travolgere emotivamente dai ricordi. I sentimenti di rabbia e vendetta spariscono, proprio perché si prende distanza dalla situazione. Questo vuol dire metabolizzare".

Meglio un taglio netto o continuare a sentirsi (social inclusi)?

"Anche se si vuole chiudere una relazione in maniera amichevole, è bene allontanarsi all'ex, almeno nella prima fase. Questa distanza serve proprio a favorire il processo di metabolizzazione e aiuta a percepirsi non più come una coppia. Inoltre, il taglio netto serve a definire in maniera chiara la situazione, che altrimenti potrebbe rischiare di trasformarsi in una relazione indefinita, con strascichi emotivi importanti. Ad esempio, continuare a sentirsi può favorire il trasformarsi della rapporto in una amore liquido, senza forma, senza definizione, dove si mischiano il piano amicale e sentimentale, oltre che sessuale. Quindi meglio tagliare, per poi, quando entrambi hanno metabolizzato la chiusura, potersi riavvicinare in maniera amichevole. Per questo è necessario che i tempi siano rispettati da una parte e dall'altra, perché non sono quasi mai sincroni: c'è chi supera prima la separazione, chi dopo. In questo caso uno dei due non sarebbe pronto ad una relazione amicale. Dunque in una prima fase sarebbe opportuno limitare i contatti con l'ex sui social, cosa difficilissima perché subentra la curiosità o il bisogno controllo. Questo può però far riflettere sul punto in cui ci si trova rispetto al processo di metabolizzazione: più si sente il desiderio di "spiare" l'altro, più si è lontani dalla possibilità di viversi una relazione amicale".

5 step per chiudere una relazione in modo friendly

1. Parlatevi dei vostri vissuti

    Quando una storia finisce, solitamente ognuno dei due ha la sua teoria su come sono andate le cose e si resta ancorati ognuno al proprio modo vi vedere la situazione. Questo impedisce di lasciarsi in modo amichevole. Per questo è necessario confrontarsi e accettare che l’altro possa avere una visione diversa dalla nostra.

    2. Lasciate aperte le amicizie in comune

    Se si vuole chiudere in maniera friendly, le amicizie in comune sono un grande aiuto. Quindi è importante non tagliare i ponti con queste persone che sono vicine ad entrambi. Forse all'inizio questo è difficile, anche perché spesso ci sono degli schieramenti, ma dopo un po' è possibile aprire un dialogo con gli amici in comune.

    3. Siate sicuri di aver metabolizzato la fine del rapporto

    Per rimanere amici con l'ex è fondamentale che i sentimenti si siano davvero trasformati, altrimenti si rischia di avere aspettative o di provare gelosia nei suoi confronti. Quando le cose tra voi non si sono chiarite abbastanza oppure uno dei due è ancora leggermente coinvolto non è possibile stabilire un rapporto alla pari, perché si riattiveranno quelle reazioni di rabbia a vendetta alla prima cosa andata storta. Se riesci ad essere felice per lui o se lui appare felice per te, allora vorrà dire che si è creata una distanza sana e consona a un rapporto amicale.

    4. Non pretendere l'amicizia con la A maiuscola

    L'ex difficilmente diventerà il migliore amico, al quale confidare tutto in maniera libera, poiché c'è un trascorso insieme che in qualche modo continuerà ad influenzare entrambi nella comunicazione. Ci sono rarissime situazione in cui due ex diventano migliori amici. Nella maggior parte dei casi, chi resta amico mantiene comunque un confine, dato probabilmente anche da un senso di pudore rispetto al rientrare in intimità con l'altro.

    5. Accetta i suoi cambiamenti e mostragli i tuoi

    Per avere un rapporto amichevole dopo la chiusura di una relazione, è necessario accettare i cambiamenti che questa rottura inevitabilmente innescherà in entrambi. Ci si lascia anche per cambiare, per rompere degli schemi disfunzionali e per evolvere, ognuno per la sua strada. Quindi è probabile che dopo la fine della storia emergeranno atteggiamenti o desideri individuali, che nella relazione non riuscivano a trovare spazio. Per restare amici, è importante saper accettare questi cambiamenti e avere il coraggio di mostrare i propri.