Kim Kardashian ha una lista di priorità che forse non coincide con quella di altre filantrope, come Melinda Gates (la moglie di Bill Gates, che ha devoluto metà del suo patrimonio in beneficenza) o di Angelina Jolie, che si fa in quattro per salvare il mondo.

Anziché devolvere i suoi denari, Kim ne ha incassati (immaginiamo) parecchi per fare da testimonial alla compagnia telefonica T-Mobile. In questo spot, andato in onda durante le interruzioni pubblicitarie del Super Bowl, Kim lancia ironicamente una "campagna sociale" per sensibilizzare l'umanità su una grande questione del nostro tempo: la conservazione dei dati.

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Quali dati? Non si tratta di dati sensibili nascosti in un forziere nell'Area 51, non ha niente a che vedere con 4Chan o WikiLeaks. Banalmente si tratta del traffico dati per navigare su Internet. Dati che spesso sono previsti dal nostro piano telefonico, ma non sfruttiamo del tutto quindi arriviamo alla fine del mese a credito di dati, che la compagnia promette di restituirci.

Forse è un problema molto sentito dagli americani, che vivono in un continente dove ci sono più hotspot che margherite nei prati, più wifi gratuiti che stelle nel cielo, quindi non sanno bene cosa farsene dei dati in eccesso.

Kim spiega come sfruttarli:

«Per vedere il mio make-up, il mio lato B, i miei outfit, le mie vacanze e... i miei outfit!»

Nel caso non l'avessimo capito, Kim Kardashian vuole farci vedere i suoi outfit. Nel frattempo noi ci siamo divertiti a decidere cosa Kim dovrebbe (e NON dovrebbe) indossare quest'anno scegliendo tra gli outfit che hanno sfilato in passerella per la Primavera/Estate 2015. Chissà se deciderà di seguire i nostri buoni consigli? :D