Lily Allen è tornata a dominare le classifiche internazionali con la sua ultima hit, «Hard Out Here», che parla dell’ambivalenza delle donne nell’industria della musica, soprattutto in relazione a «Blurred Lines», il tormentone di Robin Thicke.

La 28enne, tuttavia, è stata criticata per aver trasmesso il messaggio in modo così forte e chiaro, ma non sembra affatto preoccuparsene.

«Non serve a niente cantare canzoni che parlano di quanto sei famoso, o fare la rima con “crazy” e “baby” un milione di volte. Io voglio ancora scrivere cose che la gente trova rilevanti», ha spiegato al magazine Q. «E mi piace essere onesta, sia che parli di sesso, o di politica o di femminismo… ma se la gente vuole definirle controverse, beh, è un problema loro».

Il nuovo album è in uscita nel nuovo anno e nel frattempo la star è stata impegnata sia nel Regno Unito che in America. Né il disco né le tracce hanno un titolo, ma le idee al riguardo sono tante.

«Quando sono ubriaca con i miei amici propongo un sacco di titoli, roba che credo sia divertente», ha aggiunto. «Ma non credo che alla fine verranno inseriti nel disco».

La 28enne ha avuto due figli con suo marito, Sam Cooper, ma quando era incinta di 6 mesi ha perso un figlio, e subito dopo ha scritto una canzone su quel periodo della sua vita, che descrive come «triste» e «potente».

«Spero che uscirà con l’album perché per me è una canzone molto importante», ha spiegato.

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