Tutti la ricordano come membro dei Blondie e per canzoni che hanno fatto la storia come The tide is high e Call me. Debbie Harry è stata un simbolo della musica femminile e ha contribuito a sdoganare molti tabù riguardanti il sesso.

Debbie Harry biografia, simbolo del rock anni 70 - Debbie Harry (diminutivo per Deborah Harry) è nata il 1 luglio 1945 a Miami, Florida, ed è stato adottata da Richard e Catherine Harry quando aveva 3 mesi di età. Crescendo a Hawthorne, New Jersey, la Harry cantò nel coro della chiesa. Lasciata l'università dopo due anni decise di trasferirsi a New York. Dopo aver cantato con la band Wind in the willows degli anni '60 Debbie Harry per Playboy ha fatto la coniglietta e ha servitor ai tavoli al Max's Kansas City, un club popolare che faceva parte della scena artistica e musicale.

Debbie Harry nei Blondie – La Harry inizialmente entrò negli Stilettos, un trio femminile, dove incontrò il chitarrista Chris Stein, che divenne membro del gruppo. Nel corso del tempo, Stein e la Harry rimasero romanticamente coinvolti. Nel 1974, i due fondarono la band che alla fine sarebbe stata conosciuta come Blondie, suonando in molti dei club leggendari di New York, tra cui il CBGB. L'esordio dei Blondie fu nel 1976. L'anno successivo, la band presenta il secondo album, Plastic Letters, che arriva al numero due delle classifiche britanniche con il singolo Denis. Nel corso degli anni, i Blondie continuarono ad essere una forza formidabile nel Regno Unito.

Il mitico album di Debbie Harry e dei Blondie - Il terzo album di Blondie, Parallel Lines, contribuì a catapultare la band nella leggenda del pop. Il singolo Heart of glass raggiunse la prima posizione nelle classifiche degli Stati Uniti nel 1978, mentre One Way or another entrò nella top-25. La Harry non solo fungeva come lead vocalist per il gruppo ma scrisse molte delle sue canzoni con Stein. Con i suoi capelli biondi quasi bianchi, zigomi alti e lo stile fresco ispirato in parte a fumetti e film, la Harry è diventata un'icona di musica pop. Le foto di Debbie Harry spopolavano su tutte le riviste specializzate. Coi Blondie ha continuato ad avere successo con i due successivi album Eat to the beat e Autoamerican che conteneva la straordinaria The tide is high. La band sfornò anche un altro numero 1 con la canzone rock Call Me, una collaborazione con il produttore/cantautore Giorgio Moroder che venne inserita nella colonna sonora del film American Gigolo (1980).

Non più cantante dei Blondie ma solista – I Blondie si sciolsero nel 1982, poiché Stein si ammalò di una malattia cutanea rara. La Harry prese una pausa dalla sua carriera per prendersi cura di lui ma il loro rapporto non è sopravvissuto, anche se i due sono rimasti amici. La Harry ha poi rivelato di esser stata romanticamente coinvolta con le donne, anche se le relazioni a lungo termine erano con gli uomini. Iniziò una carriera solista che portò agli album KooKoo e Rockbird, inoltre fece molto scalpore il sodalizio artistico fra Debbie Harry e Andy Warhol, con i due che si facevano ritratti al computer.

Nel 1989 ci fu un ritorno alle sonorità dei Blondie con l'album Def, Dumb and Blonde, dal quale vennero estratti diversi singoli e relativi video. Negli anni Novanta ha poi collaborato con la band The Jazz Passengers, senza però pubblicare più album da solista fino al 2007 quando uscì Necessary evil.

Blondie band is back! – Il gruppo si riunì a inizio anni duemila rilasciando No Exit. Nel 2004 hanno pubblicato il loro ottavo album di studio, The Curse of Blondie. Poi nel 2008 il gruppo andò in tour per celebrare il 30° anniversario di Parallel Lines, e in seguito uscì l'album Panic of Girls (2011). Nel 2014, la band ha pubblicato il decimo album, Ghosts of Download. La Harry inoltre fatto una campagna per una retribuzione equa agli artisti nell'epoca dello streaming, la mancanza di adeguati indennizzi concessi ai musicisti/cantanti dal sito di video YouTube.