Cara la mia Jennifer Aniston, 

la tua lettera aperta all'Huffington Post, in cui dichiari che non sei incinta e che ti sei davvero rotta le palle del fatto che un giorno sì e l'altro pure i tabloid si occupino delle oscillazioni della tua pancia (anche quando, come dici tu, hai solo mangiato un hamburger di troppo), mi ha molto colpito stamattina. 

Intanto perché anche la mia pancia, come quella di tutte le donne, è più o meno gonfia a seconda di quel che mangio (o bevo) e diosolosa quanto deve essere sgradevole che tutti stiano lì a fartelo notare. Cioè, insomma, un conto è andare in ufficio al mattino e dire alla collega: «Madonna, ieri ho mangiato la pizza, mi sento gonfia come un pallone, madonna ho la colite, guarda che panciaaaa», e un conto è avere i giornali di tutto il mondo che non solo la notano, quella pancia lì, ma che dicono che finalmente, a 47 anni, forse è la volta buona, forse sei incinta, forse anche tu finalmente diventi una donna vera, una madre. 

Tu hai scritto che il modo in cui i giornali si riferiscono a te, è il modo in cui si riferiscono alle donne di tutto il mondo. Che se non sei madre, compagna, magra e figa, allora non sei una donna vera. E io te l'appoggio tantissimo questa cosa: non solo perché è l'abc del femminismo, e insomma tutti sappiamo quanto tu sia amica e condividi le idee di Gloria Steinem, la femminista più figa della storia americana. 

Ma anche perché, soprattutto, tu tra tutte le star sei quella più vicina a noi. È vero che il modo in cui i giornali trattano te è paradigma del modo in cui trattano noi. Perché tu sei noi. Tu non sei una classe superiore, non sei una dea, non hai né la bellezza perfetta di Charlize Theron né quella malata di Angelina Jolie. Tu sei una normale, una carina, una di noi. Tu sei quello che ciascuna di noi potrebbe diventare se si facesse il culo come ti fai tu. Fai yoga e pilates da anni, fai running, sei sempre perfettamente abbronzata, e non c'è volta in cui i tuoi capelli non siano perfetti. Perfetti. Sui tuoi capelli, e sul tuo sempre essere al massimo delle tua potenzialità di ragazza normale, hai costruito la tua intera carriera. Quello che è successo al tuo corpo (e al tuo viso) durante le 10 stagioni di Friends parla chiaro: all'inizio eri una ragazza carina con guance paffute e capelli gonfi, scuri. Poi, verso la seconda (terza?) stagione, tutto è cambiato: ti sei messa sotto. Hai asciugato il fisico, hai cominciato a stirarti i capelli, ti sei fatta bionda (quel biondo-castano lì che tutte vorremmo avere), le guance sono scese. E ti sei messa con Brad Pitt. Tu eri noi che diventavamo fighe e ci mettevamo con il più figo. 

E poi è successo quello che era giusto che succedesse: Brad Pitt si è messo con una figa vera. Tu sei stata con un po' di ragazzoni, e poi ti sei sposata pure tu, alla fine. Con quello che in realtà vorremmo sposare tutte: non Brad Pitt, ma Justin Theroux. Un belloccio, con i tatuaggi, che da anni fa vita da mediano nel cinema, uno che viene da una famiglia di intellettuali e che insomma, sembra un uomo vero. Ve la spassate, andate in vacanza, e per ora non fate bambini. Come vedi, anche la tua vita sentimentale potrebbe essere quella di ciascuna di noi. Se ci impegnassimo, se ci facessimo il culo, se davvero credessimo in noi. 

Anche la tua carriera è perfetta in fatto di #JenSeiTutteNoi. Siccome hai deciso che saresti diventata l'attrice preferita dalle donne, anziché prenderti ruoli da stronza, da femme fatale, da seduttrice, per anni sei andata avanti a fare Friends e commedie romantiche. Alla fine, ti sei concessa anche quel ruolo in Cake, in cui eri una deviata malata e pure senza trucco. Insomma: tutto perfetto. 

Alla fine, dopo 22 anni di attentissima costruzione del personaggio (la kore moderna, il sogno americano, la normale che diventa dea),  arriva il capolavoro, l'autocelebrazione, l'imperatrice che si incorona da sola: la lettera aperta in cui statuisci che tu sei il nostro paradigma. 

The way I am portrayed by the media is simply a reflection of how we see and portray women in general,

Cara la mia Jennifer, io ti voglio bene. Oggi poi ancora di più: è bello che un'attrice tanto famosa faccia dichiarazioni femministe. È bello che dica che possiamo essere donne, anche senza essere madri, mogli, magre e fighe, cioè tutto quello che in sostanza invece è Angelina Jolie. Il punto però, cara la mia Jennifer, è che oggi, dopo 22 anni anni, ti sei tradita. Hai svelato al mondo intero la tua strategia editoriale, hai un tanticchia esagerato. Stai facendo un po' la furbona: da oggi in poi sarai ancora di più, forever and ever, la nostra star preferita. Ma hai fatto bene: io già ti vedo al fianco di Hillary Clinton. E poi, comunque, meglio te che Angelina. #JenSeiTutteNoi

Sincerely yours, 

Maria Elena  

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