Claudio Santamaria l'altra sera è salito sul palco dei David di Donatello per ritirare il premio come Miglior Attore per il ruolo di protagonista in Lo chiamavano Jeeg Robot, dove interpretava l'eroe-anti-eroe delle periferie romane che da uomo che vive di espedienti, tra furti, fughe e giri di droga, si ritrova a sgominare il male suo malgrado. E vederlo è stato un bello spettacolo, non solo perché di Claudio Santamaria con quell'indiscutibile sex appeal, quell'inflessione da romano de Roma ti sta simpatico al primo sguardo, ma anche perché quei capelli ricci lo rendono un vero cherubino (e sì, anche Riccardo Scamarcio, vanta la stessa graziosa acconciatura!).

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Detto questo l'attore sul palcoscenico si è presentato con un cappellino da baseball. Sì. E la cosa, naturalmente, non è passata inosservata, perché, si sa, è buona educazione nei luoghi chiusi non indossare un copricapo. E, infatti, a un certo punto Claudio Santamaria ha svelato l'arcano e anche la testa e…. OMG, era pelato e aveva i riccioli sono sui lati con dei guizzi sale e pepe.

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Cosa ti è successo Claudio, cosa possiamo fare per te? Tra il pubblico, pensiamo di immaginare la scena, si è diffuso un tacito urlo di dolore. Il sorriso di Claudio, però, è intervenuto subito a tranquillizzare gli spettatori. Pare che sia, secondo quanto ha raccontato, l'acconciatura di scena del suo prossimo film, di cui però, non ha svelato ancora niente.

Bene, Claudio, ora ci sentiamo più tranquille, ma sappi che ti avremmo amato anche così (gli uomini pelati sanno essere sexy!), con quei ciuffi di capelli da Cappellaio Matto.

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