Kim Kardashian un paio di settimane fa si è fatta un selfie nuda e subito hanno iniziato a fioccare gli insulti. Compreso un pezzo di street art in cui Kim si è presa della slut (zoccola) dal graffitaro Lushlux.

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Emily Ratajkowski, anche lei molto sensibile al tema dello slut-shaming, ha sposato la causa difendendo la sua amica Kim. Non molto tempo fa Emily ha raccontato a Lenny, il sito di Lena Dunham, cosa ha provato ad essere una baby donna: il suo seno è esploso quando era ancora una bambina, e all'epoca parenti e amici per proteggerla le suggerirono di coprirsi per nascondere le sue forme, ed evitare di ricevere avances indesiderate dagli uomini più grandi di lei. 

Quando è stata in copertina su Cosmopolitan, nella sua intervista ha detto di fregarsene del giudizio degli altri, ma quando va a toccare i diritti di metà del genere umano (quella femminile) è tutta un'altra storia.

Per difendere il diritto delle donne a mostrarsi senza vergogna si sono fatte un selfie insieme, con il seno scoperto, davanti allo specchio di quello che sembra un bagno pubblico, alzando il dito medio. 

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Kim ha pubblicato lo scatto su Instagram scrivendo:

When we're like...we both have nothing to wear LOL @emrata

"Quando non abbiamo niente da metterci in due"

Emily con uno status più militante, come cantavano negli anni 90 Sabrina Salerno e Jo Squillo: siamo donne, oltre alle gambe c'è di più…

We are more than just our bodies, but that doesn't mean we have to be shamed for them or our sexuality. #liberated @kimkardashian

"Noi siamo più dei nostri corpi, questo non significa che dobbiamo essere insultate per il nostro fisico o per la nostra sessualità."

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Brave ragazze! Così si fa.