Appena Ryan Gosling appare sullo schermo ti casca la mascella. Lo abbiamo visto in Blue Valentine e ci ha steso in Gangster Squad. In Come un tuono, capelli ossigenati e muscoli tatuati, il nostro sex symbol preferito ha incontrato Eva Mendes, con cui sul set è scoccata la scintilla. E in Solo dio perdona l'abbiamo visto nei panni di uno spietato trafficante di droga.

Ultimamente ti capita spesso di fare il cattivo...

«A noi maschi, in fondo, i ruoli così intrigano. In Gangster Squad, però, sono dalla parte giusta, anche se combatto per una questione personale. Diciamolo: quando c'è una donna di mezzo, le cose cambiano!».

Dunque è vero che gli uomini sono pronti a rischiare la vita per amore, come fai tu in questo film quando strappi Emma Stone a un boss della mala?

«Di qualcosa si deve pure morire... A parte gli scherzi, un certo spirito competitivo è adrenalinico».

Sempre in gara, allora, negli affetti come sul lavoro...

«Stimo molto i colleghi bravi e non hai idea di quanto lo sia Bradley Cooper. Per il resto, sul lavoro sto molto attento a quello che dico: spesso viene decontestualizzato e crea incomprensioni. Strategie a parte, trovo che ci sia qualcosa di bello nel parlare poco, nel dire di più dicendo di meno».

Parliamo di stress da prestazione, tipico dei maschi: prende anche te o riesci a rilassarti?

«Trascorro il mio tempo libero parlando dei film che faccio. Mi ci sto dedicando al 100%, ma è una mia scelta: quello che sta accadendo è proprio ciò che voglio. E non reciterò per tutta la vita, lo farò solo finché avrò l'ispirazione. Giuro!».

Come si divertono i ragazzi come te?

«Amo passeggiare col mio cane George per New York. Ci sono donne bellissime».

Per voi maschi esiste un segreto del successo o si tratta solo di andarselo a prendere? «Posso dirti il mio: ho imparato col tempo a mettere da parte l'ego e a fare delle scelte che funzionano secondo le mie possibilità. E poi, cerco di rimanere me stesso quando recito, mi aiuta a non stressarmi troppo».