Gli anni passano, ma lui ha sempre quel faccino adorabile (e furbetto). A Hollywood è difficile trovare un uomo più fearless (e contemporaneamente fighissimo) di lui. Leonardo DiCaprio sa trasformarsi in qualsiasi ruolo, con una vera ossessione per i dettagli. E dire che ai tempi di Titanic aveva la strada spianata come attore belloccio. Invece lui ha scelto di mettersi in gioco con ruoli sempre più difficili.

«A volte, però, non sono così sicuro delle mie scelte. Quando mi hanno proposto di interpretare Il grande Gatsby, per esempio, ero titubante perché tutti avevano letto quel libro e si erano già fatti un'idea di come dovesse essere quel personaggio», rivela. Alla fine, però, ha accettato, così come si è guadagnato la parte del broker in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese.

Ecco cosa ci ha rivelato...

Sei nato a Los Angeles da madre tedesca, tuo padre è di origini italiane... Cos'hai preso da tutte queste nazionalità?

«Dalla parte tedesca la dedizione al lavoro: impegno e determinazione sono armi vincenti. Da quella italiana, l'amore per la bella vita, la creatività, l'arte (sua madre l'ha chiamato così perché in gravidanza l'ha sentito muoversi mentre guardava un'opera di Leonardo da Vinci, ndr)».

Quanto ti sei identificato in Gatsby? Anche tu sei bello, ricco e famoso, frequenti donne mozzafiato e vai a mega party sugli yacht...

«È solo l'aspetto più superficiale del personaggio. Ognuno di noi può rispecchiarsi in qualcosa di lui, tutti sognano di essere ricchi e famosi. Quanto agli yacht, è vero sono state pubblicate delle foto, ma erano del set del film di Scorsese: la mia vita è diversa, sono uno tranquillo».

L'ambizione è utile?

«Penso sia un valore positivo. Chi non vuole migliorare la propria posizione nella vita? È uno stimolo a fare sempre di più, a ottenere ciò che si vuole, e questo vale sia per gli uomini sia per le donne. L'ambizione è un impulso innato della natura umana».

La moda ti piace quanto le modelle?

«A essere sincero, non sono un grande fashionista. Come la maggior parte degli uomini, mi sento più a mio agio in abiti casual. Certo, per le premiere o altri eventi vesto in modo elegante, lo devo al mio pubblico e ai fan. Per questo mi vedete sempre impeccabile!».

Ti piace fare colpo sugli altri?

«Sono un romantico e tendo a misurare l'effetto che posso fare. Del resto, tutti gli uomini, e in particolare gli attori, sono un po' vanitosi. Ma anche se sembriamo sicuri, a volte siamo intimiditi. O stiamo semplicemente cercando il significato della vita...».

Anche tu lo cerchi?

«Sì, tutto sta a scoprire qual è! E mentre lo fai, ti puoi divertire molto!».

Pensi mai al tuo passato, a quando non eri ancora famoso?

«Amo il mio passato e non rimpiango nulla. Sono cresciuto in una famiglia e in un ambiente meravigliosi e ho amici di lunga data. È fondamentale accettarsi per quello che si è stati e che si è, senza negare le proprie origini. Bisogna piacere a se stessi, prima che agli altri».

Parlando di amici, uno di loro è lo Spiderman Tobey Maguire...

«Sì, ci conosciamo da più di vent'anni! Ci fidiamo l'uno dell'altro, una cosa importantissima non solo in amicizia, ma anche in una relazione con una donna. L'amicizia vera, insieme all'onestà, sono per me i valori più importanti».

Sei un tipo intellettuale?

«Mi piace leggere, serve per affinare la mente. Ricordo ancora quando ho scoperto Fitzgerald, a 15 anni. Amo i classici: ne puoi parlare anche dopo cent'anni e sono sempre molto attuali e bellissimi».

Cosa ti annoia invece?

«Non ci ho mai pensato! Non sono un uomo che si annoia facilmente. Se diventi una star, però, è più facile che succeda. Il successo e la ricchezza ti rendono pigro, e rischi di non valutare più quello che hai. Ma io cerco di combattere queste emozioni negative. Perciò scelgo solo ruoli che mi interessano: non vorrei mai andare al lavoro senza sentirmi eccitato!».

Temi di invecchiare? «No. Anzi, mi piace. Quando stai vivendo il tuo sogno, come me ora, è come se avessi vinto alla lotteria. Sono curioso di vedere cosa accadrà in futuro. Se hai speranze e sei entusiasta di ciò che fai, non invecchi mai dentro. Io sono cresciuto davanti alla telecamera, proprio come volevo».

E per il futuro?

«Prendo la vita giorno per giorno: può cambiare tutto in un attimo. Meglio non fare piani, dunque. Sono aperto a quello che succede».

Hai creato la Leonardo DiCaprio Foundation per difendere l'ambiente e hai rischiato la vita in un incidente aereo per salvare una tigre. Da dove nasce questa passione?

«Da Madre Terra, una parola che per me significa tutto. Siamo legati a lei: dobbiamo prendercene cura come esseri umani. Ho iniziato da ragazzino: è un impegno cui tengo molto. Occorre creare più consapevolezza per i problemi ambientali, tutelare gli animali e salvaguardare gli ecosistemi».