Stella McCartney è celebre, oltre che per l'originalità dei suoi design, anche per lo sforzo costante che compie affinché i tessuti utilizzati nelle sue collezioni siano prodotti in modo ecologico e solidale.

La stilista è inoltre un'animalista convinta, e non utilizza pelle né pelliccia di origine animale nelle sue creazioni.

Nonostante queste limitazioni, gli abiti della McCartney sono sempre impeccabili e perfettamente realizzati, con un'attenzione quasi maniacale per i dettagli.

«La moda è anche psicologia, e quando disegno tengo sempre in mente questa cosa», ha spiegato la 42enne al quotidiano inglese The Guardian.

«Ovviamente desidero che i miei capi siano moderni e che abbiano una rilevanza nel panorama contemporaneo. Allo stesso tempo, però, devono essere perfettamente costruiti con le migliori stoffe che ci sono in giro. Voglio che non solo durino una vita, ma che possano anche essere indossati un domani dalle figlie, e poi ancora dalle nipoti. E questa è soltanto la punta dell'iceberg. Più in profondità, cerco anche di trovare tessuti prodotti in modo responsabile. Voglio dimostrare che è possibile per una donna condurre un business solido e di successo nell'ambito della moda».

Fin da bambina la McCartney, figlia del celebre frontman dei Beatles Paul McCartney, è stata educata al rispetto per gli animali e la natura.

«Cinquanta milioni di animali vengono uccisi ogni anno per farne scarpe e borse. Anche se non siete interessati all'aspetto crudele di questa pratica, c'è sempre un impatto ambientale da considerare. Grandi risorse d'acqua e di cibo vengono usate per nutrire questi animali che un giorno diventeranno accessori, e quelle risorse potrebbero invece supplire al problema della fame nel mondo».

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