Aaron Paul arriverà presto nelle sale cinematografiche con «Need for Speed», di Scott Waugh, e «A Long Way Down» (2014), una commedia dark prodotta in Inghilterra. Lo sbadato pusher dell’acclamata serie «Breaking Bad» ha passato 7 anni sul set del programma, e ora che è finito riflette sull’enorme successo riscosso e sulle passate difficoltà.

«È stata una svolta incredibile per me, sai…», ha dichiarato il bel 34enne durante un’intervista rado con il DJ Chris Evans, della BBC Radio 2. «Quando ho letto il copione di «Breaking Bad» ho pensato fosse senza dubbio la cosa più incredibile che avessi mai letto. Non credevo che sarebbe mai andata in onda, ma mentre filmavamo sapevamo di essere parte di una cosa speciale. Immediatamente abbiamo stretto tutti quanti un forte legame d’amicizia».

Prima di diventare famoso Paul aveva trascorso dei periodi non troppo facili tra spostamenti, viaggi in macchina e traslochi, sin da quando era piccolo.

«Ho deciso di andare a vivere a Los Angeles da giovanissimo. Stavo conservando i soldi da quando avevo 12 o 13 anni. Non avevo mai un soldo, quindi ogni volta che arrivavo a 4mila euro mettevo tutto in macchina e partivo. Il mio obiettivo era quello di diventare un attore», ha raccontato.

«A un certo punto avevo 5 lavori e così tanti alti e bassi in quegli anni che non potevo nemmeno permettermi di comprarmi da mangiare. A un certo punto stavo vivendo in un monolocale con un altro ragazzo e facevamo a turno: una settimana avevo il letto, un'altra dormivo nel ripostiglio. Facevamo a turno, ma ci costava 180 euro al mese e potevamo sopravvivere così».

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