Meryl Streep ha ricevuto la sua 18esima nomination agli Oscar grazie al suo ruolo nel film drammatico «I segreti di Osage County».

La pellicola narra la storia di una famiglia problematica che ruota attorno alla figura della madre Violet Weston, una donna disillusa e dipendente dai farmaci interpretata appunto dalla Streep.

«Sul set avevo davvero un aspetto orribile», ha scherzato la star in un'intervista con bild.com.

«Normalmente non bevo mai alcol durante le riprese. In questo caso però dovevo bere molto vino rosso, e il risultato era un aspetto gonfio e paonazzo!».

Nonostante il grande successo della pellicola, inizialmente l'attrice non era sicura di volersi calare nei panni della Weston.

«All'inizio non volevo accettare questo ruolo. Non ero sicura di volermi calare nella mente di Violet, un luogo senz'altro oscuro», ha spiegato.

«Io e il mio personaggio non abbiamo niente in comune. Il ruolo per me era abbastanza difficile, ad esempio io non fumo mentre sul set dovevo accendere una sigaretta dietro l'altra, puzzavo costantemente... Violet è una donna molto sola, i suoi tre figli la detestano e suo marito preferirebbe uccidersi piuttosto che trascorrere del tempo con lei».

Nel film, il personaggio della Streep afferma che soltanto le donne giovani sono belle, una frase in linea con l'ossessione per l'età e per l'aspetto esteriore che permea la società moderna.

«Quando ho esordito in quest'industria 40 anni fa, c'erano star alla moda e attori di spessore», ha commentato in proposito la 64enne.

«Io decisi che volevo far parte di questa seconda categoria. Oggi, invece, tutti ti giudicano secondo il tuo aspetto. Sono felice di non essere più giovane e di non dover iniziare ora nell'industria del cinema così com'è adesso».

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