Scarlett Johansson non vuole essere d'esempio per nessuno.

L'attrice di «Scoop» è finita di recente su tutti i giornali dopo che lo scorso mese ha rinunciato al suo incarico di Ambasciatrice dell'Oxfam per aver firmato un contratto da capogiro come testimonial per la SodaStream. L'azienda di bibite israeliana produce nei territori occupati palestinesi e per questo è nel mirino della federazione umanitaria.

Intervistata a tal proposito da Dazed l'attrice ha dichiarato di avere «visioni diverse» rispetto alla fondazione benefica e di non aver mai voluto in ogni caso essere d'esempio per nessuno.

«Non mi vedo come un modello per gli altri. Non ho mai voluto esserlo. Non dico di sapere di più o meno di altre persone. Se questo è l' effetto collaterale di un'immagine che è stata proiettata su di me, non mi sento responsabile come artista del messaggio che veicolo. Non è farina del mio sacco», ha dichiarato la Johansson sottolineando la pressione quotidiana a cui un personaggio pubblico è sottoposto.

«Come potrei svegliarmi ogni mattina ed avere una vita normale se sapessi che la mia immagine a livello mondiale è stata manipolata? Come potrei riuscire a dormire?».

«È necessario avere una grande pace interiore. Devi essere in grado di proteggerti dalle malelingue. Altrimenti non ce la fai! Finisci per diventare matto, chiunque lo diventerebbe!», ha spiegato la Johansson prima di scagliarsi contro l'uso dilagante di fotografare tutto e tutti con gli smartphone.

«Ora è pazzesco! Con gli iPhone e i social media è un vero delirio! Ci sono momenti in cui vorrei urlare: “Cosa vuoi? Vuoi sederti al mio tavolo e passare tutta la serata a scattarmi foto?”. La gente a volte è davvero incredibile!».

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