Liam Neeson non si è ancora abituato all'idea che sua moglie sia morta.

La star di «Schindler's List» ha sposato Natasha Richardson nel 1994 e ad un anno di distanza la coppia ha accolto il primo figlio Micheál, poi nel 1996 è arrivato il secondo bambino, Daniel.

Tragicamente però nel 2009 la Richardson è morta a causa di un incidente sulle piste da sci a Montreal e da allora per Neeson niente è più stato come prima.

«La sua morte non mi sembra ancora oggi reale. Non ci credo ancora che sia veramente successo», ha spiegato l'attore in un'intervista con Anderson Cooper, che verrà trasmessa questa domenica.

«Ci sono stati e ci sono ancora dei momenti in cui sento la porta di casa aprirsi, specialmente nei primi anni dopo la sua scomparsa... Ogni volta che sento la porta aprirsi mi aspetto che da un momento all'altro entri lei».

Neeson ha poi raccontato gli ultimi momenti trascorsi con la moglie 45enne in fin di vita.

«Ormai era tenuta in vita artificialmente... allora mi sono avvicinato a lei e le ho detto che l'amavo e poi le ho sussurrato: “Amore, ti sei fatta troppo male alla testa non riuscirai a tornare come prima”... Lei ed io avevamo fatto un patto: se mai uno dei due fosse andato in coma vegetativo l'altro avrebbe dovuto staccargli l'alimentazione... ed è stato questo il mio primo pensiero: “Ok, questi tubi non servono più a nulla. È morta”», ha raccontato emozionato l'attore.

«È una cosa che ti colpisce nel profondo, come un'onda gigantesca. Hai la sensazione di una completa instabilità. Senti la terra franare sotto i piedi e poi il tempo passa e questa percezione è sempre meno frequente ma spesso sento ancora questo vuoto».

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