Col suo nuovo film,«Monuments Men», George Clooney ha voluto raccontare il rovinoso impatto della seconda guerra mondiale sull'arte.

La pellicola, scritta,diretta e prodotta dall'attore 52enne è un film incentrato sulla storia vera di un gruppo di agenti speciali incaricati di recuperare le opere d'arte trafugate o rubate dai nazisti.

Un tema che Clooney sente particolarmente vicino a sé perchè attraverso mesi di studio ha scoperto la vastità di questo patrimonio saccheggiato.

«I curatori, storici, direttori di museo sanno che questi capolavori, migliaia di anni di cultura, tutti gli oggetti che fanno parte della più grande caccia al tesoro della storia, si trovano negli Stati Uniti», ha dichiarato il divo a Page Six.

«E stanno ancora cercando di recuperarli tutti. Ci sono forti scontri per portare alla luce questo tesoro nascosto».

Il film di Clooney si basa su un libro di Robert M. Edsel, pubblicato nel 2011 che si intitola “The Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest

Treasure Hunt in History”. L'attore è rimasto talmente affascinato dalla dissertazione del volume che appena ha finito di leggerlo ha subito voluto produrre un film.

«Sono rimasto molto colpito tanto che per approfondire la mia conoscenza sull'argomento ho seguito un corso intensivo sulla storia della Seconda Guerra Mondiale», ha raccontato il divo.

«Abbiamo girato il film lo scorso luglio. Dopo la prima di New York, la pellicola verrà presentata a Berlino, Parigi e Londra».

«Monuments Men», che vanta nel cast attori del calibro di Matt Damon, Jean Dujardin, Cate Blanchett, Bill Murray e John Goodman, uscirà nei cinema americani questo weekend.

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