Jared Leto ha lottato con tutte le sue forze per uscire dalla precarietà economica.

Il leader dei 30 Seconds to Mars proviene da una famiglia povera originaria della Louisiana, USA, che lo ha sempre messo di fronte alle proprie responsabilità. Anche ora che è un rocker affermato e un attore di successo il 42enne tiene sempre i piedi per terra.

«Ho lavorato sodo per ottenente qualsiasi cosa nella vita. Sono nato senza un soldo in Louisiana ma ho frequentato la scuola, proprio come fece mia madre», racconta Leto al magazine inglese Marie Claire.

«L’ho già detto una volta, ma non è uno scherzo: quando era un’adolescente scese dalle sponde fangose del Mississippi con un pacchetto di buoni pasto in mano e i suoi due figli nell’altra. Quindi non do nulla per scontato».

Dopo aver incassato il favore della critica grazie alle sue performance canore con i 30 Seconds to Mars, Leto è tornato sul grande schermo a distanza di 6 anni con il film «Dallas Buyers Club», dove interpreta un malato di AIDS. La pellicola gli è valsa una nomination all’Oscar, oltre ad un Golden Globe e a uno Screen Actors Guild award come Miglior performance per un ruolo di supporto.

Per via della fitta agenda di lavoro, la star però non ha tempo da dedicare alla vita sentimentale. Le sue love-story di alto profilo sono finite spesso in prima pagina, come quella con Cameron Diaz. Gli ultimi flirt ad essergli stati attribuiti sono quelli con Taylor Swift e Alexa Chung.

«A volte si viene associati a persone che neppure si conoscono e questo ti fa venire voglia di dire: “Però, mi piacerebbe incontrarla…”», ha ironizzato Leto che per adesso non pensa a metter su famiglia.

«Detesto il significato del termine “accasarsi”. Che cosa vuol dire? Significa smettere di lavorare sodo? Comunque sia, qualsiasi cosa faccia, dev’essere una sfida inaspettata. Questo è quello che chiedo a me stesso ed è quello che tutti dovrebbero pretendere dalle loro vite».

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