L'ego di Rita Ora è smisurato. Questa una delle ragioni per le quali la popstar ha sempre snobbato i Grammy. Fatta eccezione per quest'anno, quando ha deciso di accompagnare il compagno Calvin Harris, candidato per la categoria Miglior Album di musica elettronica/dance per il suo disco «18 Months». Purtroppo il titolo è andato ai Daft Punk per il loro «Random Access Memories», ma la Ora si è comunque divertita.

«Ero molto nervosa ai Grammy perché era la prima volta in assoluto che vi partecipavo. Ho un certo ego e non mi va di presenziare a simili kermesse senza uno scopo preciso. Penso che ogni musicista sia del mio stesso parere. Quest'anno però ci sono andata per sostenere il mio partner e per esplorare un po' l'ambiente», ha spiegato la cantante al conduttore di Radio 1 Nick Grimshaw. 

«Ero un po' in incognito, non so se avete notato che mi sono messa in un angolino. È stato interessante conoscere tutti quanti e rincontrare un gruppo come i 30 Seconds to Mars coi quali ho avuto il piacere di lavorare. Conoscere di persona alcuni volti noti è stato elettrizzante. Come Smokey Robinson, lui è una vera leggenda. La più bella performance è stata quella di Beyoncé, ma anche Pink è stata brava... perché ha volato!».

La Ora è stata ospite della trasmissione radiofonica in merito alla sua partecipazione al festival annuale organizzato da Radio 1, Big Weekend.

Quest'anno l'evento si terrà il 24 e 25 maggio a Glasgow. Tra gli altri artisti confermati ci sarà anche Paolo Nutini.

«Confetti, brillantini, scimmie, unicorni, clown... », ha risposto la star alla domanda cosa porterà sul palco per l'occasione.

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