Candidato all’Oscar per la sua interpretazione nella pellicola «12 anni schiavo», Michael Fassbender, 36 anni, conserva un allure sobrio, lontano dagli eccessi hollywoodiani. Merito dei genitori, che gli hanno insegnato ad essere umile.

«Mi sento molto fortunato ad essere cresciuto con loro: mi hanno insegnato ad essere una buona persona e l’etica del lavoro negli anni in cui lavoravo nel ristorante di famiglia - racconta il vincitore del Golden Globe a Vanity Fair -. Ora sono andati in pensione e finalmente hanno una vita: quello si che è un lavoro massacrante».

E proprio per ricompensare il padre del suo esempio stimolante, quando può Fassbender lo coinvolge in avventure inedite su e giù per il mondo.

«Con papà e il mio migliore amico sono partito per un giro in moto pazzesco: 5mila chilometri dall’Olanda alla Germania e all’Austria, fino a Dubrovnik e poi da lì in Italia: Bari, Taormina e ancora lungo la costiera amalfitana fino a Roma, Firenze e il lago di Garda. Credo sia davvero fantastico sedersi a tavola e proseguire la cena fino all’una di notte, come fate voi italiani».

Michael Fassbender sarà al cinema con il film «12 anni schiavo» a partire dal 20 febbraio. Da metà gennaio invece è possibile ammirare la sua interpretazione sul grande schermo al fianco di Brad Pitt nella pellicola «The Counselor - Il procuratore» dove si cala nei panni di un avvocato.

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