Nonostante l’esperienza sul set di «Marie Antoinette» sia stata fantastica, Kirsten Dunst ha risentito dell’intensità del lavoro degli acconciatori.

La moglie di Luigi XVI, infatti, aveva delle bellissime trecce, che all’attrice sono costate ore di fatica e, soprattutto, la salute del suo cuoio capelluto.

«Per me erano 2 ore di costante tortura. Alla fine avevo i capelli di una bambola, letteralmente. Erano tutti rovinati a causa dello spray», ha detto al sito WWD. «Quindi per me quello non è stato affatto divertente, anche se l’aspetto era davvero fantastico!».

Non è la prima volta che la 31enne americana sacrifica i suoi capelli dopo un’offerta cinematografica; anche nel film «Il giardino delle vergini suicide», del 1999, aveva avuto un’acconciatura un po’ particolare.

«Doveva sembrare un po’ “fatta a mano”», ha spiegato. «Ne “Il Giardino delle vergini suicide” sembravamo tutte uscite da una bellissima pubblicità, solo perché avevamo tutte i capelli biondi e la luce del sole… era tutto così etereo!».

I progetti per il futuro della Dunst sono rosei, ma per il momento restano segreti.

«Ho in ballo una cosa davvero bella, ma non ne posso ancora parlare. Sarà una sorpresa!», ha concluso.

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